spasmo crico-faringeo

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Forma di discinesia, in genere cronica, che si manifesta come una distonia neuro-muscolare contraddistinta da spasmo prolungato e consistente della porzione inferiore dei muscoli costrittori della tratto faringeo, i cui sintomi caratteristici sono  la sensazione di soffocamento, come se qualcosa stringesse la gola, oppure l’impressione di avere qualcosa bloccato in gola che non si riesce ad inghiottire o a rigettare, chiamato “globus pharyngeus“: una peculiarità di questa distonia, è la presenza di una regolare capacità di ingerire il cibo e le bevande, anche se talvolta si possono manifestare difficoltà nella deglutizione della saliva: l’ansia e la vigilanza diurna tendono a esacerbare i sintomi, incrementando la percezione di “un nodo alla gola”, che talvolta assume la caratteristica di un “crampo“. La porzione più caudale del muscolo costrittore inferiore della faringe, il  muscolo crico-faringeo, svolge una funzione sfinteriale dando origine al cosiddetto U.E.S., una struttura anatomica che ha il compito di comportarsi come una valvola, impedendo che possa esserci rigurgito di chimo acido, o di vapori dello stesso, che, risalendo dall’esofago in faringe, possano imboccare le vie aeree superiori, provocando tosse, infiammazioni bronchiali o bronco-polmoniti: questo sfintere esofageo superiore, posto fra l’ipofaringe e la parte cervicale dell’esofago, rimane normalmente in uno stato di contrazione, per assolvere al suo compito. Quando viene deglutito un bolo alimentare, si crea un movimento ortodromico, definito peristalsi che, a partire dallo sfintere palato-faringeo, si propaga in direzione inferiore, grazie all’azione dei muscoli costrittori della faringe, inducendo, attraverso una serie di riflessi vago-vagali, l’apertura dello sfintere che, una volta transitato il “boccone” si richiude immediatamente per permettere alla tonaca muscolare propria dell’esofago di contrarsi, conferendo un ulteriore progresso del cibo indigesto verso lo stomaco, evitando il rigurgito: in presenza di spasmo crico-faringeo questo processo fisiologico avviene regolarmente, anzi, l’ingestione di sostanze semisolide, provocando l’allentamento del tono muscolare per permettere il passaggio in esofago, sembra sortire un effetto benefico sull’impressione che sia presente un’ostruzione o un “globo” nella gola; viceversa la sensazione di “bolo isterico” si manifesta nelle fasi interprandiali, portando chi soffre di questa distonia neuro-muscolare a non riuscire a sopportare una camicia chiusa od un maglioncino dolce vita o a collo alto, senza percepire una sensazione di soffocamento. La componente ansiosa, che crea uno stato di angoscia somato-emotiva, ed lo stress cronico sono fra i cofattori-eziologici più significativi nella genesi di questa che può essere considerata una disergia o una dissinergia che coinvolge il nervo vago ed il nervo glosso-faringeo, oltre a fibre del plesso faringeo, provenienti dal nervo accessorio spinale e dal ganglio cervicale superiore (sistema nervoso ortosimpatico); i sintomi possono essere scatenati da una pressione esercitata sulle cartilagini laringee o essere accompagnati da senso di compressione precordiale, distonia eruttativa, ptialismo, talvolta bloating associato (o meno) a reflusso e/o pirosi gastro-esofagea, raramente disfagia, mentre è da escludere l’insorgenza di acalasia o stenosi esofagea diffusa. Lo spasmo crico-faringeo è un sintomo disfunzionale, pertanto si presenta raramente come conseguenza di vere e proprie masse del collo, del laringe e del faringe o della tiroide, mentre può comparire come manifestazione secondaria in caso di disturbi neurologici, come il morbo di Parkinson, o in presenza di danni cerebrali da lesioni di tipo traumatico, ischemia ed ictus. Potendo essere considerata, oltre che una manifestazione muscolare dipendente da un quadro di disestesia, una distonia neuro-vegetativa, le possibilità di intervento della Kinesiologia Transazionale® sono molteplici e decisamente efficaci, potendo intervenire sia per ridurre le manifestazioni di ipertono del sistema nervoso simpatico, sia nelle situazioni di disagio somato-emozionale: l’utilizzo di tecniche come l’allentamento dello stress emotivo o il ciclo neuro-vascolare sono in grado di ottenere miglioramenti sintomatologici significativi e duraturi; considerando che le tensioni dell’area sub-occipitale, che agiscono a livello dell’emergenza del nervo vago e del nervo glosso-faringeo, sono da considerarsi fra le cause eziopatogenetiche, il bilanciamento del diaframma cerebellare può essere considerata una scelta di elezione, soprattutto in presenza del supporto offerto dalle manualità del Cranio-Sacral Repatterning®, quali il sub-occipital release, l’atlas disengagement o il rocking mastoideo. Il reset temporo-vascolare o la normalizzazione del ritmo cranio-sacrale sono alcuni delle abilità che il professionista del ben-essere può utilizzare per facilitare la riappropriazione dell’equilibrio somato-emozionale ed incrementare la forza vitale individuale.

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