Può essere definita un disturbo funzionale del sistema nervoso autonomo, che causa un quadro sintomatologico eterogeneo e difforme, talora complesso o drammatico; il termine distonia, dal greco δυσ- (dys– → alterazione, anomalia) e -τονία, derivato da τόνος (tónos → tensione), significa alterazione del tono del sistema neuro-vegetativo. Nello specifico l’alterazione del tono è riferita all’incapacità di rispondere alle alterazioni dell’omeostasi, con risposte adattative armoniche, contestualizzate e congrue agli eventi o alle esigenze fisiologiche; può essere considerata una conseguenza dell’alterazione dell’equilibrio fra il sistema nervoso ortosimpatico e il sistema nervoso parasimpatico, pertanto i disturbi non sono determinati da processi patologici chiaramente individuati, ma dallo sfasamento della sinergia fra i due sistemi. La distonia neurovegetativa è caratterizzata da una disfunzione che comporta il sopravvento dell’attività di uno dei due sistemi, rispetto all’altro, che, pertanto, appare iperattivo; a seconda di quale dei due tenderà a prevalere, si osserverà una distonia contraddistinta da sintomi prevalentemente vagali (vagotonia), nel caso in cui l’ipertono sia a carico del sistema parasimpatico, o simpaticotonia, nel caso del predominio del sistema ortosimpatico. Si tratta di un disturbo complesso, dove lo stress assume un ruolo di rilievo, agendo frequentemente come noxa in situazioni dove ansia, depressione o quadri di disagio psichico svolgono un ruolo importante. L’interessamento del sistema nervoso parasimpatico, in genere più frequente rispetto al suo antagonista, è detto vagotonismo per la rilevanza che il X paio di nervi cranici (nervo vago) assume nell’attività di questa branca del sistema nervoso, anche se i sintomi possono interessare anche il III paio (nervo oculomotore), il VII paio (nervo faciale [nervo intermedio]), il IX paio (nervo glosso-faringeo) e il plesso sacrale (S2÷S4), con sintomi tipici delle funzioni di questi neuromeri a livello dei viscerotomi di riferimento: l’azione del nervo vago sull’apparato respiratorio, sull’apparato cardio-vascolare e sull’apparato gastro-intestinale spiega sia la rilevanza data a questo nervo, sia l’eterogenicità e la poliedricità dei sintomi. Nel simpaticotonismo, l’interessamento della catena gangliare paravertebrale potrà avere ripercussione sull’intero organismo, essendo responsabile del controllo della circolazione sanguigna dell’intero corpo e contribuendo a mantenere il tono muscolare. Gli organi bersaglio prevalentemente colpiti dalla distonia neuro-vegetativa, spesso a causa di somatizzazioni, sono cuore e circolazione, stomaco e intestino, apparato genito-urinario: sensazioni di cardiopalmo o dolori precordiali spesso associati ad emozioni; facile rossore o, al contrario, pallore del volto; sudorazione profusa, specie del palmo delle mani; squilibri della pressione arteriosa, vertigini, tendenza alla lipotimia, ronzii auricolari, disturbi visivi; senso di soffocamento e di costrizione toracica; un quadro che ricorda la sindrome dell’intestino irritabile, con dolori addominali diffusi, diarrea o stitichezza (o l’alternanza fra le due manifestazioni), disappetenza, vomito mattutino; emissione frequente di urina abbondante e chiara, pollachiuria o poliuria; impotenza sessuale, frigidità sono alcune delle manifestazioni di questo disturbo funzionale, che può localizzarsi in un distretto o interessare l’intero organismo, con manifestazioni spesso relazionate allo stato somato-emozionale del momento. In particolare, la distonia cardio-circolatoria si manifesta con palpitazioni, dolori alla regione cardiaca, senso di difficoltà alla respirazione a cui non corrispondono alterazioni obiettive dimostrabili, in persone emozionalmente sotto stress, un po’ ipocondriaci o con tendenza ansiosa, spesso come manifestazione di attacchi di panico. Anche la distonia gastro-intestinale può essere considerata una forma psicosomatica, derivate cioè da disturbi della sfera emotiva che si ripercuotono in campo somatico. Il Cranio-Sacral Repatterning® è uno strumento impareggiabile nel migliorare lo stato di benessere, grazie all’approccio olistico, che permette la normalizzazione del ritmo cranio-sacrale: il ripristino delle condizioni di equilibrio di questo sistema riduce l’ipereccitabilità neuronale e lo stato di ipertono generalizzato, migliorando l’equilibrio fra le due branche del sistema nervoso autonomo; qualora sia presente un significativo stato di vagotonia, l’utilizzo di tecniche di sblocco sub-occipitale sortiscono frequentemente effetti significativi sui sintomi, grazie all’azione di decompressione del nervo a livello del ganglio nodoso, del ganglio giugulare e della sua emergenza a livello del foro giugulare. Anche la Kinesiologia Transazionale® offre strumenti efficaci ed un valido supporto a chi soffre di distonia: grazie al test muscolare, il professionista del ben-essere è in grado di identificare eventuali stressor che agiscano da fattori scatenanti o cofattori eziologici che contribuiscano a mantenere lo stato di squilibrio neuro-vegetativo. Le tecniche di allentamento dello stress emotivo e l’utilizzo dei riflessi neuro-vascolari possono essere di grande aiuto nella gestione delle manifestazioni somato-emozionali.
distonia neuro-vegetativa
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