ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2022 alle 17:05
etimologia – definizione
Dal greco δυσ– (dys– → alterazione, anomalia) e κίνησις (kínēsis → movimento), ovvero, letteralmente, “alterazione del movimento”: il termine può riferirsi, genericamente, a qualunque squilibrio nella coordinazione o nell’espressione del movimento, potendo coinvolgere il controllo della muscolatura striata, o l’attività della muscolatura liscia presente nei visceri o negli organi; talvolta viene utilizzata la forma dischinesia (una italianizzazione onomatopeica dell’inglese dyskinesia)
L’interessamento della muscolatura “volontaria” presuppone, in genere, una causa neurologica, che coinvolga uno o più componenti del sistema che controlla la contrattilità di un gruppo muscolare (corteccia cerebrale, gangli della base o midollo spinale; motoneuroni, fibre nervose, placca neuro-motrice e muscolo striato): il risultato è invariabilmente la presenza di alterazioni involontarie, che possono manifestarsi come ipocinesia, caratterizzata da riduzione del R.O.M., difficoltà a iniziare il movimento fino all’acinesia, riduzione nell’ampiezza e bradicinesia o ipertono muscolare con rigidità; viceversa può verificarsi ipercinesia, contraddistinta da attività motoria eccessiva, iperriflessia, movimenti involontari di diverso tipo, contrazioni prolungate, veloci e ripetuti, movimenti stereotipati, spasmofilia e distrofia neuro-muscolare.
classificazione
La discinesia non compromette la forza muscolare, ma solo l’armonia dei movimenti; fra le discinesie possiamo riconoscere diversi quadri clinici, a seconda della natura e della sede del deficit:
⇒ tremori: movimenti ritmici oscillatori più o meno rapidi, involontari e spontanei, provocati da un alternarsi di contrazioni e di rilasciamenti muscolari oppure da contrazioni alternative di gruppi muscolari antagonisti;
⇒ spasmi: accorciamenti muscolari attivi e reversibili, spesso intermittenti anche se non cadenzati o ritmici, più o meno prolungati nel tempo, sempre reversibili: possono essere tonici (lunghi e intensi) o clonici (brevi e rapidi);
⇒ spasmo diaframmatico: responsabile del singhiozzo;
⇒ trisma: spasmo della muscolatura masticatoria, in particolare dei muscoli masseteri, che provoca difficoltà o impossibilità ad aprire la bocca;
⇒ crisi oculogire: manifestazione accessuale, dovute a spasmi tonici della muscolatura estrinseca dell’occhio (muscoli oculomotori), con deviazione tonica dei globi oculari in una direzione fissa, di solito verso l’alto (ma anche lateralmente o inferiormente) che possono associarsi a una rotazione involontaria della testa (crisi oculocefalogira);
⇒ corea: movimenti involontari aritmici, sussultori, rapidi, irregolari, non finalizzati , non sopprimibili che coinvolgono soprattutto la muscolatura distale e la faccia, ma che possono interessare l’intero organismo;
⇒ atetosi (corea lenta): movimenti aritmici, lenti, di torsione, sinuosi, prevalentemente a carico dei muscoli distali, soventemente alternati con anomalie posturali della porzione prossimale degli arti, solitamente associati ad aumento del tono muscolare (distonia neuro-muscolare).
⇒ emiballismo : movimento unilaterale, rapido, non-ritmico, non sopprimibile, caratterizzato da contrazioni incontrollabili dei muscoli del tronco e delle radici degli arti o da violenti slanci della porzione prossimale di braccia e/o gambe; raramente, tale movimento interessa entrambi i lati (ballismo) e può essere considerato una grave forma di corea;
⇒ miotonia: può essere considerata una forma di distonia neuro-muscolare, dovuta alla permanenza della contrazione, a livello della muscolatura striata, anche dopo la fine dello stimolo eccitatorio;
⇒ crampi: contrazioni dolorose, improvvise e violente, causate dalla contrazione involontaria di uno o più muscoli;
⇒ sincinesia: movimento compiuto da un una parte del corpo involontariamente quando invece si sta compiendo il movimento con un altro segmento corporeo, si manifesta prevalentemente negli arti e comporta due movimenti, uno desiderato e volontario e l’altro non desiderato;
⇒ tic: movimenti stereotipati compiuti dall’individuo indipendentemente dal suo controllo, di solito su base psicogena;
⇒ miocloni: brevi e involontarie contrazioni di un muscolo o di un gruppo di muscoli, che, nelle persone sane, compaiono tipicamente nella fase di addormentamento;
⇒ fascicolazioni: contrazioni spontanee di una o più unità motorie, rapide che si manifestano ad intervalli regolari, senza esito motorio, sono visibili e avvertite dal soggetto come guizzi improvvisi di una parte di un qualunque muscolo, talvolta in associazione a crampi.
eziopatogenesi
Il più delle volte le discinesie sono dovute a una causa organica, ma in alcuni casi possono essere di pertinenza neurologica come quelle di origine psicogena o neurotica, che si manifestano in soggetti predisposti, conseguenti a manifestazioni somato-emotive, o professionali, dovute alla ripetizione per lunghissimo tempo di movimenti connessi all’attività esercitata, che si estrinsecano come spasmi funzionali in un gruppo di muscoli, come disturbi paralitici o convulsivo-tonici (crampo dello scrivano, crampo del pianista, spasmo delle danzatrice, labbro del suonatore di flauto ….).
La discinesia può essere riferita anche a disturbi del movimento viscerale, dovute alla mancata coordinazione nell’attività contrattile della tonaca muscolare dell’organo colpito, spesso senza che siano presenti alterazioni patologiche chiaramente riconoscibili: possono essere considerate turbe funzionali, legate a disturbi della innervazione o della attività del sistema nervoso vegetativo; si manifestano prevalentemente con algie, determinate da spasmi circoscritti o diffusi, ed ostacolo alla progressione o allo svuotamento di secreti presenti nella cavità del viscere, con la formazione, talvolta di movimenti antidromici.
Ad esempio si possono presentare disarmonie nella contrazione del muscolo cardiaco, in presenza di lesioni ischemiche pregresse (discinesia miocardica); la discinesia uterina è un disturbo della parete dell’utero che può dare luogo a difficoltà durante il parto o dispareunia; difetti nella contrattilità della colecisti e del dotto biliare, con conseguenti problemi dispeptici e difficoltà digestive, sono definite discinesia biliare. La discinesia gastro-intestinale e la discinesia genito-urinaria rivestono un particolare significato nella genesi della disfunzionalità di questi sistemi organici, anche alla luce dei loro significati psico-somatici. Esiste nella sindrome di Kartagener, una forma particolare discinesia dell’apparato ciliare delle vie respiratorie detta discinesia ciliare primaria.