ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2017 alle 15:03
Kinesiopatia® Osteopatica e mal di testa:
piccola guida per comprendere
uno dei malesseri più comuni
Non è nostra intenzione scrivere un compendio su un problema così diffuso e invalidante come il mal di testa: vorremmo solamente “classificare”, secondo il nostro punto di vista, varie forme di “dolori al capo” e cercare di indicare alcune delle possibili cause e, soprattutto, delle possibili vie per giungere, se non a una soluzione del problema, ad una riduzione del malessere e del dolore ed miglioramento della qualità di vita di chi è colpito da questo sintomo, così spesso, invalidante.
premessa
Il mal di testa, nelle sue varie manifestazioni, è uno dei più frequenti disturbi nel mondo e la forma dolorosa più diffusa nell’umanità. Presto o tardi, anche se in maniera occasionale, ognuno di noi proverà dolore alla testa. Ma per il 15-20% della popolazione, il mal di testa non è un disturbo occasionale, ma diventa un compagno sgradito che torna a manifestarsi cronicamente, nonostante i tentativi di liberarsene. Non dovrebbe essere definito malattia e non è riconducibile ad un’entità patologica singola: si può manifestare in differenti forme e spesso ha origine da una costellazione di concause che si alimentano vicendevolmente.
Anche se molte persone ritengono che sia il “cervello” a far male, nel mal di testa sono le strutture quali le arterie cerebrali o craniche, i nervi, i muscoli e la cute del cranio a provocare le sensazioni dolorose, in quanto il cervello e le membrane che lo rivestono direttamente non sono dotate di terminazioni nervose che riconoscono il dolore. Quando, queste strutture, dotate di innervazioni dolorifiche, sono sottoposte a tensione, a stiramenti, a compressioni, a processi infiammatori o irritativi, o a tutte queste manifestazioni insieme anche se in forma minima, si scatena il mal di testa.
Occorre tener presente che anche tensioni in aree distanti del corpo o stress possono facilitare, cioè rendere più sensibili, le terminazioni nervose a livello della testa, rendendo dolorosi stimoli o tensioni locali che, viceversa, non lo sarebbero. Il corpo, funzionalmente, non è scisso in segmenti divisi fra loro, ma è costituito da un’insieme di correlazioni non solo spaziali, ma anche funzionali o neurologiche. Ogni informazione, ogni stimolo che il corpo riceve viene identificato e catalogato dal sistema nervoso secondo parametri propri. Ad esempio, le terminazioni nervose, che ricevono informazioni dalla zona gastrica, la cosiddetta bocca dello stomaco, sovrappongono i loro stimoli a quelli provenienti dal diaframma, dalla zona sub-occipitale e si sommano a tutti gli stimoli muscolari del collo; una irritazione in una qualsiasi di queste zone può quindi ripercuotersi su ognuna delle altre.
Occorre tener presente che il dolore in realtà è un amico che ci segnala che qualcosa non funziona nel corpo, ma che non sempre ci fornisce una indicazione esatta di dove è il problema. Infatti si può manifestare spesso in forma “riflessa”, distante, cioè, dalla reale sede di lesione.