… il mio neonato
ha la testa
che sembra ammaccata!

ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2019 alle 11:22

“mi sembra che mio figlio abbia la testa strana, un po’ deformata … in pratica ha la testa appiattita … romboidale … secondo lei, mi devo preoccupare?„

No, non particolarmente …

… anche se parliamo di plagiocefalia, di scafocefalia, di oxicefalia o acrocefalia … parole che suonano strane ed un po’ spaventanti, ma che in fondo significano, semplicemente, che la testa del nostro neonato è un po’ stretta ed allungata verso l’alto oppure un po’ a cuneo o romboidale  … insomma che non è quella bella testina più o meno tonda che ci saremmo aspettati!

… “ma siamo sicuri che non mi devo preoccupare?„ … “è possibile fare qualcosa?„

Iniziamo col dire, prima di tutto, che questa deformazione del cranio neonatale, spesso, non deve farci preoccupare più di tanto! … e che, volendo, è possibile intervenire senza rischi per il neonato o per il bambino, attraverso una tecnica delicata e non invasiva, che può rivelarsi risolutiva.

Il feto, dopo essere rimasto, per giorni, “infilato” con la testa nella porzione inferiore dell’utero, subisce una serie di spinte che ne provocano rotazioni e movimenti, che lo portano, quasi, ad attorcigliarsi su sé stesso; viene “strizzato” attraverso le ossa pelviche e “spremuto” dalla contrazione muscolare e dal canale vaginale, nel suo viaggio verso la vita: un breve viaggio ed una stimolante esperienza che stimolano l’organismo ad attivare le proprie capacità di adattamento alla nuova vita, ma che può rivelarsi decisamente stressante per il neo nato.

Durante il periodo finale della gestazione, alla nascita e durante i primi mesi di vita, le ossa del cranio sono facilmente modellabili e non fuse tra di loro, in conseguenza delle presenza di suture o fontanelle: si può ben capire che eventuali compressioni possono provocare deformazioni della testa del neonato che si manifestano o subito dopo il parto o durante i primi mesi.

Le forze che influiscono sulle ossa craniche esercitano una pressione esterna in grado di  alterare l’armonia della testa provocando compressioni nella zona posteriore, che fanno assumere alla testina del bambino una aspetto “ammaccato”, oppure premere sui lati della testa del neonato o nella zona parietale, anche se si tratta questo fenomeno si verifica più raramente. Ed ecco che il cranio diventa allungato e stretto e assume una forma a cuneo (scafocefalia), oppure stretto e alto, a forma di torre (oxicefalia o acrocefalia) od, infine, torto e asimmetrico (plagiocefalia), di aspetto romboidale, con evidenti asimmetrie, come un orecchio in posizione più avanzata rispetto all’altro o un occhio più piccolo dell’altro.

Il Cranio-Sacral Repatterning® può essere considerato una tecnica di elezione, per il trattamento precoce della plagiocefalia: la possibilità di agire, senza rischi di trauma, sul neonato, fin dai primi giorni di vita; la delicatezza del contatto e la non invasività; l’efficacia nel riequilibrare le forze coinvolte nei rapporti fra le ossa del cranio, ne fanno una scelta preferenziale.

La competenza dell’artigiano della salute, specializzato in questa disciplina, permette un intervento precoce, spesso risolutivo: la normalizzazione dei rapporti ossei della teca cranica; la stabilizzazione delle forze che agiscono sulle suture craniche; l’intervento sulle tensioni conseguenti al parto, che si verificano nell’area sub-occipitale; la riequilibrazione della componente muscolare presente alla base del cranio e nel collo sono tutte aree che possono essere gestite competenza, nel neonato o nell’infante, per annullare tutte quelle componenti che possono alterare o perturbare il benessere del bambino.

“il cranio è la scultura della natura„
(David Bailey)

ulteriori informazioni e approfondimenti possono essere reperiti ai seguenti link:

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