ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2018 alle 17:37
stress senza stress
Il Dr. Hans Selye, nel suo libro “Stress without Distress” ha dimostrato che se si sottopone un soggetto ad uno stimolo (in genere negativo), l’organismo reagisce con una risposta non specifica per cercare di contrastare lo squilibrio e favorire una risposta adattativa alla variazione dello “status quo”.
Indipendentemente dal tipo di fattore scatenante, l’organismo risponde con una “reazione difensiva” alle forze che tendono ad alterare la propria “omeostasi”, cioè lo stato di equilibrio del momento. Dobbiamo proprio ad Hans Selye lo studio della fisiologia di questo fenomeno, che è stato definito “stress” utilizzando un termine che indica, in fisica, lo sforzo o la tensione a cui è sottoposto un materiale.
Grazie al lavoro del Dr. Hans Selye oggi possiamo riconoscere gli effetti che differenti agenti “stressogeni”, siano essi specifici o aspecifici, inducono sull’organismo, producendo quella che è stata definita la “Sindrome Generale d’Adattamento” (G.A.S.). Alcuni indicatori caratteristici, che si evidenziano in presenza di stress massicci e duraturi, sono l’ipertrofia della corticale del surrene, la riduzione delle dimensioni della ghiandola timica e dei linfonodi, manifestazione d’irritazioni e ulcerazioni del tratto gastro-intestinale; tutti segni che si formano nell’organismo come risposta alla iperstimolazione ormonale adattativa.
La Sindrome Generale di adattamento si caratterizza per la presenza di differenti stadi:
- reazione di allarme, definita come “risposta acuta allo stress”.
- fase di resistenza, definita anche “risposta di adattamento“.
- fase di esaurimento, cioè quando l’organismo non ha più risorse per fronteggiare il perdurare dell’azione degli stressor, che viene anche definita anche “crisi“.
continua → reazione di allarme ~ “fight/flight (fright)” (pagina 2)
→ fase di resistenza: adattamento (pagina 3)
→ fase di esaurimento: la crisi (pagina 4)