triade di Cushing

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definizione

La “triade di Cushing” è costituita da ipertensione, respiro irregolare (con tendenza alla bradipnea) e bradicardia: è una risposta fisiologica del sistema nervoso all’aumento della pressione intracranica, espressione del cosiddetto riflesso di Cushing; è stato descritta per la prima volta in dettaglio dal neurochirurgo americano Harvey Cushing, nel 1901.

L’origine del riflesso alla base della triade di Cushing è l’aumento della pressione intracranica a seguito di un processo patologico a livello delle strutture cerebrali: essendo la struttura cranica poco estensibile, l’aumento della pressione del liquor porta ad una compressione progressiva delle delle arterie cerebrali con conseguente ipossia del tessuto da esse irrorato: le aree preposte al controllo dell’apporto sanguigno al sistema nervoso centrale si attivano, causando inizialmente un rapido aumento del tono ortosimpatico che provoca, di conseguenza, sia un aumento della pressione arteriosa sia un aumento della frequenza cardiaca (tachicardia). L’attivazione simpatica permettere alla pressione arteriosa di raggiungere e superare quella intracranica consentendo il ripristino dell’irrorazione sanguigna del tessuto nervoso; qualora incremento della pressione arteriosa non fosse sufficiente, il persistere dell’ischemia porta all’ischemia cerebrale.

La seconda fase del riflesso di Cushing è l’attivazione del sistema parasimpatico conseguente all’attivazione dai barocettori arteriosi (situati a livello del seno carotideo e dell’arco aortico) che rilevano l’aumento pressorio e attivano il nervo vago, stimolando una bradicardia: l’attivazione parasimpatica in questo contesto viene ritenuta una delle cause della formazione delle cosiddette ulcere di Cushing; il persistere dell’elevata pressione intracranica e dell’ipertensione arteriosa indotta dal sistema ortosimpatico induce una terza fase durante la quale tronco e bulbo, ormai molto compressi, iniziano a presentare anomalie a livello dei nuclei respiratori bulbari, che inducendo irregolarità nel ritmo respiratorio e/o apnea.

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