“Colite Spastica”
Riflessi di Bennett

ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2023 alle 11:12

stress – ansia – spasticità

Quando si parla di Sindrome dell’Intestino Irritabile, l’influenza degli aspetti psicosomatici associati alla presenza di una componente emotiva è un dato ampiamente acquisito: non a caso il termine “Colite Spastica“, con cui questo quadro di disfunzionalità gastro-enterico veniva chiamato in passato, sottolineava l’aspetto tensivo, in quanto il termine spatico deriva dal greco σπαστικός (spastikós →che tira [dolorosamente]). La radice etimologica è comune a spasimo e deriva da σπάω (spáo) che significa lacerare o tirare, indicando non solo un dolore fisico acuto e intenso ma anche sofferenza morale, tormento affannoso, ansia angosciosa. Infatti, che gli stati ansiosi siano una causa diretta o la conseguenza del quadro sintomatologico, o che gli eventi stressanti precedano le manifestazioni, non ci si può esimere dal prendersi cura di questo aspetto così importante, per migliorare la qualità di vita di chi soffre di “colite spastica”.

La relazione fra stress e alterazioni enteriche è facilmente comprensibile se si considera che, come effetto dell’attivazione del Sistema Ortosimpatico in risposta agli agenti stressogeni, il tratto gastro-intestinale è soggetto ad un diminuito apporto ematico, come conseguenza dello spostamento del sangue verso distretti prioritari per la sopravvivenza, e ad una riduzione della motilità e della peristalsi, oltre che ad una contrazione degli sfinteri.

Anche se la parete intestinale è riccamente innervata da tessuto nervoso intramurale, in grado di svolgere un’attività di controllo neuro-endocrino, il Sistema Ortosimpatico (ed il suo “gemello” ed, allo stesso tempo, suo ”antagonista”, il Sistema Parasimpatico), svolgono un’azione di modulazione sui plessi gangliari, sul plesso mioenterico di Auerbach (responsabile della motilità intestinale), il plesso sottomucoso di Meissner (coinvolto nella regolazione dell’attività di secrezione ghiandolare, in risposta a stimoli distensivi della parete o alla modifica delle concentrazioni di sostanze nel lume intestinale).

pelsso di Auerbach e Meissner

Alla luce di queste relazioni appare chiaro come il perdurare di situazioni di stress, ansia o tensione, possano essere, a seconda dei casi, causa primaria o elementi peggiorativi dei disordini funzionali gastro-intestinali: attraverso tecniche di allentamento somato-emotivo (“neuro-emotional release”), quali l’utilizzo dei riflessi Neuro-Vascolari (“Riflessi di Bennett”) che non necessitano della partecipazione attiva di chi subisce il trattamento, è possibile intervenire sul tono del Sistema Nervoso Autonomo, facilitando la normalizzazione della funzionalità enterica.

francesco gandolfi

continua Il Dr. Bennet e i Riflessi Neuro-Vascolari (pagina 2)

risorse:
→ colite spastica: la Sindrome dell’Intestino Irritabile