ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2017 alle 2:21
tratto da:
asma, artrite, eczema, allergie respiratorie
possono essere considerate
come differenti sfaccettature
di un’unica, seppur poliedrica, sindrome?
Da molti anni, nella nostra attività di Kinesiopati, abbiamo notato che le difformi manifestazioni cutanee, gastro-intestinali o respiratorie che gravano e condizionano la qualità della vita delle persone che si rivolgono a noi, vanno incontro, invariabilmente, a significativi miglioramenti quando la funzionalità gastro-intestinale viene riequilibrata o incrementata.
Bambini con asma bronchiale che manifestano miglioramenti significativi fino alla completa rimozione dei sintomi, grazie all’eliminazione dall’alimentazione di alcune sostanze che attraverso i test kinesiopatici si sono rivelate essere biocidiche (cioè in grado di creare uno stress all’organismo); ridotte crisi respiratorie in persone colpite abitualmente da allergie primaverili, ottenute con la rimozione dall’alimentazione di cibi “stressogeni” per l’organismo, combinata con un processo di riattivazione della funzionalità gastrica ed una “bonifica” del tratto intestinale.
Eczemi, allergie da contatto, eritemi, desquamazioni cutanee che si risolvono grazie all’oculata integrazione alimentare, coadiuvata dall’introduzione di supporti enzimatici che, favorendo il processo digestivo ed assimilativo, incrementano la biodisponibilità di quei nutrienti indispensabili alla rigenerazione del tessuto cutaneo ed alla rimozione di quelle noxae irritative che inducono un’esasperata risposta del sistema immunitario nei confronti degli stimoli derivanti “dal contatto” o dai batteri normalmente presenti sulla pelle.
Gonfiori, ritenzione idrica, soprappeso resistente alle diete, senso di spossatezza e faticabilità, “allergie alimentari” che tendono a scomparire abbinando il trattamento degli squilibri del tratto gastro-intestinale alla rimozione di alimenti “allergizzanti”, cibi che provocano uno stato di infiammazione delle mucose intestinali, alterando il processo assimilativo e creando uno stato di continua infiammazione nel corpo…
Per chi si occupa di medicina olistica, e conosce le basi della medicina tradizionale cinese, questa correlazione non risulta così sorprendente in quanto non solo un equilibrio generale del corpo inevitabilmente si ripercuoterà in senso migliorativo su ogni singola manifestazione di squilibrio, ma anche perché, secondo i dettami della medicina cinese, pelle e polmoni sono due differenti aspetti di quello che tale filosofia terapeutica considera essere l’apparato respiratorio, energeticamente connesso con le funzionalità eliminatorie del grosso intestino.
La vera novità è il fatto che oggi, grazie a studi effettuati presso differenti università o centri di ricerca, è possibile comprendere meglio questa relazione: da alcuni anni molti ricercatori appartenenti al mondo della scienza ufficiale riconoscono la presenza di una “leaky gut sindrome” (sindrome dell’intestino permeabile) presente in molti pazienti affetti da una varietà di sintomi apparentemente non connessi fra loro.
Disbiosi intestinali, l’uso sistematico di antibiotici (spesso a sproposito), farmaci antinfiammatori (che con la loro azione tendono ad alterare le strutture lipidiche delle cellule modificando la funzionalità di ormoni tessutali quali le prostaglandine), un uso elevato di alcool od altre sostanze irritanti della parete intestinale e, soprattutto, un’alterazione della funzionalità gastrica (anche se in assenza di sintomi riferibili allo stomaco) che determina uno squilibrato processo digestivo, causano l’alterazione ed il danneggiamento della parete di rivestimento dell’intestino tenue, rendendolo appunto permeabile.
Non bisogna dimenticare che la parete dell’intestino tenue, oltre alle ovvie funzioni di assorbimento e trasporto dei nutrienti contenuti nel chilo (il prodotto della digestione degli alimenti), svolge un’azione di barriera e protezione nei confronti delle sostanze “esterne” all’organismo e nei confronti dei batteri normalmente presenti nel lume intestinale. Quando l’integrità e la continuità di tale barriera viene alterata, si riscontra un problema di permeabilità che permette a molecole, a batteri o a tossine di penetrare all’interno dell’organismo.
Mentre la mucosa che riveste un intestino sano è in grado di filtrare proteine non digerite controllando, attraverso le vie transcellulari, le sostanze che penetrano l’organismo, un processo infiammatorio autoriproducentesi della parete intestinale, causato da sostanze irritanti, provoca un’apertura degli stretti legami esistenti fra le cellule (desmosomi) creando la possibilità di un transito paracellulare incontrollabile di sostanze indesiderate o di microrganismi.
La penetrazione di tali noxae (ovvero sostanze irritanti) attiva meccanismi difensivi da parte del sistema immunitario, innescando in particolare la reazione di una sua componente: i globuli bianchi polimorfonucleati. Non stiamo parlando, come spesso erroneamente si suole sostenere, di allergia: il meccanismo dell’allergia è basato su una specifica capacità del corpo di identificare l’esotossina e di creare un anticorpo specifico nei loro confronti; stiamo parlando di un fenomeno che, pur essendo la porta di un’eventuale allergia, è basato sullo sviluppo di un’infiammazione cronica.
La somma di endotossine e di esotossine produce uno stato di alterazione del sistema che non è più in grado di detossificarsi ed espellere tali sostanze, provocando un intasamento dei sistemi tampone dell’organismo ed un sovraccarico che deve essere smaltito anche attraverso la pelle: la mimicità di tali tossine di origine alimentari con sostanze presenti nell’aria che respiriamo (ad esempio i pollini), associata all’iperattivazione del sistema immunitario genera risposte di tipo allergico, innescando reazioni sistemiche molto gravi, quali l’allergia respiratoria. L’errore che spesso viene effettuato è di considerare esclusivamente l’aspetto allergico e non quello infiammatorio.
Nella nostra pratica kinesiopatica abbiamo spesso notato un’intolleranza crociata fra allergeni respiratori e sostanze alimentari. Persone affette da allergia respiratoria alle graminacee beneficiano notevolmente dalla rimozione dalla propria dieta delle graminacee stesse (grano, orzo avena…): lo stesso avviene anche per altre famiglie alimentari. Se il periodo di rimozione di tali sostanze è sufficientemente prolungato, anche l’esposizione ad allergeni respiratori non genera le classiche risposte dell’allergia respiratorie che richiedono essere trattate farmacologicamente.
Ancora più interessante è notare che la modifica dell’alimentazione, quando è supportata da una corretta integrazione alimentare che vada a favorire non solo la riparazione della barriera intestinale ma anche i processi digestivi, soprattutto in concomitanza col trattamento degli squilibri energetici della persona, tende a far scomparire l’insorgenza dei sintomi in maniera persistente, permettendo, nel tempo, il ritorno ad un’alimentazione non più selettiva.
Il corpo è dotato di una sua “stupida saggezza”: innesca meccanismi di difesa nei confronti di ciò che non riusciamo più a tollerare, ma poi, si dimentica di essere il responsabile di questo fenomeno, di un circolo vizioso. Occorre rimuovere gli agenti irritativi per permettergli di recuperare la propria integrità. In un certo senso potremmo affermare che bisogna che si “asciughi” per poter ritornare ad essere impermeabile.
L’argomento necessiterebbe di maggior spazio per essere approfondito in tutti i suoi aspetti, ma volendo concludere con un’indicazione che possa essere utile nella gestione di ogni giorno del nostro benessere, possiamo prendere in considerazione la relazione fra molti disturbi apparentemente slegati fra loro e normalmente non connessi con la funzionalità gastro-intestinale con la salute del nostro intestino. Anche piccoli disturbi dell’alimentazione e, soprattutto, del processo digestivo possono, nel tempo, possono innescare gravi disturbi con meccanismi di autoamplificazione. La competenza di un kinesiopata, in grado di valutare la presenza di cibi biocidici nella nostra individuale alimentazione, di scoprire eventuali carenze specifiche e/o bonificare la funzionalità gastro-intestinale, di riattivare le funzionalità dell’organismo soventemente alterata dall’influenza che gli stress inducono sul nostro corpo è sicuramente uno strumento da considerare in presenza di disturbi difficilmente risolvibili.
Pur essendo indispensabile una visione globale dell’individuo che non si limiti a aggiungere integratori o togliere alimenti, intervenendo sui complessi meccanismi che sovrintendono il funzionamento del nostro corpo, il vecchio proverbio che sostiene che la salute comincia dalla bocca ha sicuramente un fondo di verità. Una sana masticazione, una corretta igiene alimentare, l’indispensabile equilibrio nei tempi e nelle modalità attraverso cui ci nutriamo, la rimozione delle “sostanze irritanti” il nostro organismo, la riduzione degli stress, la corretta integrazione delle carenze nutrizionali sono fattori indispensabili al raggiungimento di una maggiore armonia e benessere.