mastodinia extra-mammaria: in questo caso la mastalgia non è dipende da problemi intrinseci al seno, ma è causata da cause esterne, che causano tensione mammaria e dolore, nella zona pettorale e mammaria, senza correlazioni col ciclo mestruale. Esempi di questo tipo di manifestazioni possono essere:
→ intensa attività fisica: attività che richiedono un maggiore impegno delle braccia e dei muscoli pettorali possono essere causa di un aumento della dolorabilità dei seni; anche lo jogging, il running e l’attività sessuale possono acutizzare il dolore mammario.
→ Sindrome di Tietze: dolore localizzato in corrispondenza di uno o entrambi i quadranti interni della mammella, di tipo continuo, gravativo e superficiale, che si accentua alla pressione delle giunzoni condrosternali e con gli atti respiratori, causato da una osteocondrite delle giunzioni osteocondrali, cioè un processo infiammatorio a carico della cartilagine che connette le coste con lo sterno.
→ dolore di origine vertebrale: la mammella è al centro di un intreccio di fibre nervose provenienti dalle ultime vertebre cervicali e dalle prime toraciche; compressioni delle radici dei nervi, sublussazioni o fissazioni vertebrali, problematiche costali possono essere responsabili del dolore al seno.
→ utilizzo di farmaci: l’assunzione di farmaci contraccettivi o la Terapia Ormonale Sostitutiva (trattamento intrapreso per neutralizzare i sintomi che caratterizzano la menopausa) possono essere responsabili della mastalgia, in quanto sono fra gli effetti collaterali dei farmaci antifecondativi o a base estrogenica. Altri farmaci che annoverano il dolore al seno fra gli effetti collaterali ci sono gli antidepressivi appartenenti alla classe dei SSRI (inibitori della ricaptazione della serotonina, come la fluoxetina e la sertralina) o il tamoxifene (un antineoplastico).
→ biancheria intima inadeguata: reggiseni, corsetti, bustier, guepiere particolarmente compressivi, possono essere responsabili del dolore.
→ stress e tensioni emotive: la depressione e l’ansia, ma anche lo stress quotidiano possono aggravare o perfino favorire l’insorgenza del dolore al seno, indipendentemente dal ciclo mestruale.
Se il dolore mammario viene avvertito ciclicamente, se non è associato alla formazione a carattere permanente di noduli mammari (oppure ascellari), se non si notano variazioni a livello di dimensioni, consistenza e forma dei seni, nella stragrande maggioranza dei casi, il dolore al seno è da ricondursi alle variazioni ormonali che caratterizzano il ciclo mestruale.
PS: mi scuso per l’incompletezza di questo articolo, attualmente ancora in fase di elaborazione: verrà aggiornato al più presto