ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2020 alle 23:23
Dal greco σπασμός (spasmós → contrazione): la radice etimologica è σπάω (spáo → lacerare, tirare) è comune a spasimo, termine che, in realtà, ne rappresenta la volgarizzazione, utilizzato per descrivere un dolore fisico acuto e intenso e, per estensione, sofferenza morale, tormento affannoso, ansia ed angosciosa; pur essendo utilizzato, in medicina, per descrivere uno stato di contrazione involontaria della muscolatura, mantiene la connotazione di afflizione, fastidio o patimento. In genere lo spasmo è caratterizzato da accorciamento muscolare attivo reversibile, spesso intermittente anche se non cadenzato o ritmico, più o meno prolungato nel tempo, sempre reversibile: viene descritto anche come ipercinesia caratterizzata dalla contrattura, più o meno lenta e duratura, dei muscoli o manifestazione spastiche. Lo spasmo può manifestarsi anche a livello della componente contrattile di un organo cavo o di un orifizio, spesso come espressione di distonia; gli spasmi fanno parte delle discinesie e possono essere classificati in crampi (contrazioni dolorose, automatiche o dopo movimento ripetuto), spasmo propriamente detto, mioclono o miochimia, fascicolazione. La miotonia differisce dallo spasmo in quanto consiste un ritardato rilascio della contrazione muscolare volontaria, senza dolore; un sottotipo di spasmo è la colica, contrazione spastica dolorosa della muscolatura liscia di un organo cavo, caratterizzata dall’esigenza di muoversi per lenire il dolore, spesso accompagnata da senso di nausea o vomito. Un particolare tipo di spasmo è quello diaframmatico, che porta alla formazione del singhiozzo. Sia la Kinesiologia Transazionale®, sia il Cranio-Sacral Repatterning® utilizzano tecniche capaci di riequilibrare e di normalizzare lo squilibrio neuro-muscolare, alla base di molti problemi discinetici e distonici: l’allentamento dello stress emotivo, il ciclo neuro-vascolare, la normalizzazione del ritmo cranio-sacrale, il reset temporo-vascolare, sono alcuni dei possibili strumenti per diminuire l’ipereccitabilità neuronale, contenendo l’insorgenza dei sintomi e l’algia conseguente allo stato di ipertono generalizzato.