definizione
In senso ampio ed etimologico, letteralmente. può essere definito “strumento” e, allo stesso tempo, parte essenziale di un complesso organizzato: in biologia corrisponde ad una unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita da diversi tipi di tessuti associati per svolgere specifiche funzioni che interessano l’intero organismo, ovvero un gruppo di tessuti differenti che cooperano tra loro, per adempiere a una precisa funzione o a una serie di determinate funzioni; etimologicamente, organo deriva dal greco ὄργανον (órganon → strumento) affine a ἔργον (érgon → opera, azione).
Gli organi rappresentano parti spazialmente e morfologicamente definite nel corpo, formano delle unità di lavoro specializzate e presentano rapporti, struttura e funzioni caratteristiche; ogni organo è costituito da tessuti che costituiscono il parenchima proprio dell’organo e da tessuti che formano lo stroma, e che insieme, svolgono funzioni tra loro integrate.
Il parenchima è l’insieme di tessuti più importanti di un organo: è la componente funzionale dell’organo, ovvero quel tessuto o quell’insieme di tessuti che collaborano tra di loro, per mettere in pratica la funzione dell’organo di cui fanno parte; lo stroma è la componente tissutale connettivale deputata a supportare e sostenere il parenchima, anche grazie alla presenza al suo interno di nervi e vasi sanguigni (arteriosi, venosi, linfatici).
In base ad una convenzione anatomica, gli organi con funzione simile compongono un apparato (o sistema); la ripartizione degli organi del corpo umano avviene sulla base della funzione svolta: tutti gli organi del corpo umano che contribuiscono a una determinata funzione sono parte integrante di un certo apparato. Un sistema )o apparato) permette lo svolgersi in maniera coordinata del complesso di funzioni di più organi a seconda che abbiano o meno la stessa derivazione embriologica.
L’organizzazione di tessuti in organi inizia nel periodo di sviluppo embrionale al termine della gastrulazione, e continua attraverso il processo di organogenesi che consiste nell’organizzazione spaziale, nella moltiplicazione e nella differenziazione di cellule derivanti dai tre diversi foglietti embrionali. Il processo di organogenesi assume caratteri specifici per ciascun organo ed è caratterizzato dall’integrazione fra differenziamento cellulare ed interazioni fra popolazioni cellulari.
Anomalie di tale processo si possono tradurre in malformazioni con diversa rilevanza funzionale a seconda dell’organo coinvolto, sia che tali anomalie interessino le popolazioni di cellule indifferenziate che in via di differenziazione.