plesso nervoso

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2025 alle 21:43

definizione

Rete di rami ventrali appartenenti a un gruppo di nervi spinali (deputati all’innervazione sensitivo-motoria) che si intersecano, raggruppandosi, per servire una specifica zona del corpo: in un plesso, vengono ordinate le fibre nervose dei vari nervi spinali (che collegano il midollo spinale al resto del corpo) ricombinandole in modo tale che tutte le fibre che vanno a una parte specifica del corpo vengano messe insieme in un nervo specifico.

La radice anteriore e la radice posteriore (costituita da assoni che originano dalle cellule a T dei gangli delle radici dorsali) si uniscono a costituire il nervo spinale che attraversa il forame intervertebrale e poi si divide in un ramo posteriore e in un ramo anteriore. I rami anteriori (ventrali) dei nervi spinali che si anastomizzano tra di loro formano i plessi nervosi, oltre a dare origine a rami che innervano i muscoli paraspinali a funzione flessoria ed a rami sensitivi per la cute antero-laterale del tronco e degli arti; viceversa i rami posteriori dei nervi spinali generano rami che innervano i muscoli paraspinali a funzione estensoria ed a rami sensitivi per la cute della regione posteriore del capo, del collo e del tronco.

I plessi nervosi sono formati dai rami ventrali (anteriori) dei nervi spinali che si anastomizzano tra di loro; nel sistema nervoso periferico si distinguono sei plessi nervosi, in senso cranio-caudale:

plesso cervicale, formato dai rami anteriori del I°, II°, III° e IV° nervo cervicale (C1÷-C4), che unendosi costituiscono tre anse anastomotiche disposte in verticale, , situate profondamente nel collo al davanti delle apofisi trasverse delle corrispondenti vertebre cervicali; il IV° nervo cervicale dà origine anche a un ramo discendente che entra nel plesso brachiale, mentre dal I° nervo cervicale emerge un ramo che si accolla al nervo ipoglosso: innerva alcuni muscoli del collo (muscoli paraspinali a funzione flessoria, muscolo trapezio, muscolo sternocleidooccipitomastoideo), il muscolo elevatore della scapola, i muscoli sottoioidei ed il muscolo diaframma (grazie al nervo frenico, che è il suo elemento morfologicamente più rilevante), mentre i nervi deputati alla sensibilità esterocettiva innervano la cute della regione anteriore e laterale del collo, del moncone della spalla, della regione parotidea, della regione mastoidea, della regione retroauricolare, della parte posteriore del padiglione dell’orecchio e delle regioni prossimali; esistono anche alcuni rami sensitivi diretti alla pleura e al pericardio.

plesso brachiale, formato dai rami anteriori dei quattro ultimi nervi cervicali (C5÷C8) e del I° nervo toracico; è paragonabile, per la forma, a una lamina approssimativamente triangolare estesa dalla colonna vertebrale al fondo del cavo ascellare e con i suoi rami collaterali provvede alla muscolatura del moncone della spalla (muscolo elevatore della scapola, muscoli romboidi, muscolo dentato anteriore, muscolo succlavio, muscolo grande rotondo, muscolo gran dorsale, muscolo sottoscapolare, muscolo sovraspinato, muscolo piccolo rotondo, muscolo infraspinato) e, in unione ai rami del plesso cervicale, alla cute della stessa regione, mentre co i suoi rami terminali (in particolare il nervo radiale, il nervo mediano, il nervo muscolo-cutaneo ed il nervo ulnare) garantisce la percezione della sensibilità esterocettiva della cute della parte libera dell’arto.

plesso lombare, formato dai rami anteriori del I°, II°, III° e parte del IV° nervo spinale lombare (L1÷L4), collegati tra loro da anse anastomotiche (L1 riceve un ramo anastomotico dall’ultimo nervo intercostale): è costituito da una divisione ventrale ed una divisine dorsale; di forma triangolare, con la base rivolta verso la colonna vertebrale e l’apice diretto in basso, è localizzato nella regione lombare, lateralmente alla colonna vertebrale, ed  contenuto nello spessore del muscolo grande psoas. Dalla divisione ventrale originano il nervo ileoinguinale, il nervo ileoipogastrico, il nervo genitofemorale, innervando prevalentemente i muscoli flessori (rami terminali); la divisione dorsale forma il nervo femoro-cutaneo laterale, il nervo femorale, controllando, in generale, i muscoli estensori (rami collaterali lunghi). Esistono anche vari rami collaterali brevi di natura motoria diretti ai muscoli grande psoas, piccolo psoas, quadrato dei lombi e intertrasversari laterali. Deve essere considerato, funzionalmente, come un’entità unica con il plesso sacrale, con cui forma il plesso lombosacrale, da cui originano i tronchi che innervano tutti i muscoli dell’arto inferiore e del pavimento pelvico.

plesso sacrale, formato dal tronco lombosacrale (costituito da L5 e dalla parte di L4 che non entra nel plesso lombare) e dai rami anteriori di S1, S2 e parte di S3: il plesso si trova nella cavità pelvica, posto anteriormente all’articolazione sacro-iliaca ed al muscolo piriforme (tramite la fascia pelvica contrae rapporti con il retto), assumendo la forma di un triangolo con la base rivolta verso l’osso sacro e l’apice verso il grande forame ischiatico. I rami del plesso sacrale possono essere distinti in nervi del cingolo pelvico (il nervo dei muscoli otturatore interno e gemello superiore, il nervo dei muscoli quadrato del femore e gemello inferiore, il nervo del muscolo piriforme, il nervo gluteo superiore, il nervo gluteo inferiore) e nervi della parte libera dell’arto inferiore (il nervo cutaneo posteriore del femore [nervo cutaneo posteriore della coscia] ed il nervo ischiatico [nervo sciatico]). Tutti i nervi escono dalla cavità pelvica attraverso il grande forame ischiatico a eccezione del nervo del muscolo piriforme; il nervo dei muscoli otturatore interno e gemello superiore rientra in cavità pelvica attraverso il piccolo forame ischiatico mentre il nervo ischiatico è considerato il ramo terminale del plesso.

plesso pudendo, formato dalle fibre nervose che originano della divisione anteriore del II° e III° nervo sacrale e dalla totalità di quelle anteriori originate dal IV° e V° nervo sacrale e dal nervo coccigeo: non sempre è chiaramente e costantemente distinguibile dal plesso lombosacrale, ed i nervi che lo compongono siano spesso formati da fibre di entrambi; non di rado il plesso coccigeo ne viene considerato parte. Localizzato nella cavità pelvica è in stretto rapporto con il muscolo piriforme e la fascia pelvica ne permette l’adesione alla parete posterolaterale della piccola pelvi; è composto dal nervo perforante cutaneo (o nervo cluneale inferiore mediale – origina da S2 e S3 ed innerva le parti mediali e inferiori della cute che ricopre il muscolo grande gluteo), dal nervo pudendo (origina da S2÷S4 e fornisce come rami terminali il nervo perineale e il nervo dorsale del pene o del clitoride), dal nervo emorroidale inferiore (origina spesso direttamente dal nervo pudendo prima della sua divisione terminale, e che si porta al muscolo sfintere anale esterno); esistono rami viscerali (originano da S3-S4 [talvolta anche da S2] trasportando l’innervazione parasimpatica a retto, vescica e vagina) e rami muscolari (originati da S4, che si distribuiscono ai muscoli elevatore dell’ano, sfintere esterno dell’ano ed al muscolo ischiococcigeo).

plesso coccigeo, considerato spesso come parte del plesso pudendo, riceve le fibre nervose della divisione anteriore di S5, parte di quelle di S4 e da quelle del nervo coccigeo, formando il nervo anococcigeo: situato nella cavità pelvica ai lati del coccige, davanti al muscolo ischiococcigeo, emette rami viscerali parasimpatici che si anastomizzano con il plesso ipogastrico, rami somatici per il muscolo ischiococcigeo e rami cutanei per la regione coccigea.

Nel sistema nervoso enterico, all’interno del tratto gastrointestinale, sono presenti due plessi nervosi:

→ il plesso mioenterico (o plesso di Auerbach) che controlla l’attività motoria gastrointestinale;

→ il plesso sottomucoso (o plesso di Meissner) che regola soprattutto l’attività secretoria del tubo digerente.

I gangli del sistema nervoso autonomo possono essere considerati, in senso alto,  plessi; di articolare rilevanza possono essere:

plesso cardiaco formato da fibre provenienti dal sistema nervoso ortosimpatico, che derivano dai gangli e dai tronchi del tratto cervicale e toracico, e dal sistema nervoso parasimpatico, rappresentate dal nervo vago: quest’ultimo esercita un’azione cronotropa negativa, dromotropa negativa, lusitropa negativa e batmotropa negativa, mentre le fibre ortosimpatiche, dotate di attività contrapposta all’effetto esercitato del nervo vago, sono dotate di un’azione inotropa e cronotropa positiva.

plesso celiaco (detto plesso solare) localizzato sotto il muscolo diaframma respiratorio, ventralmente al passaggio dell’aorta attraverso lo hiatus aorticus: è un plesso del sistema nervoso ortosimpatico.

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