ultimo aggiornamento: 6 Ottobre 2023 alle 18:11
definizione
Con il termine psoas si suole indicare un complesso muscolare costituito da due formazioni muscolari a sede prevalentemente lombare: il muscolo grande psoas, che costituisce assieme al muscolo iliaco il muscolo ileo-psoas (o muscolo psoas-iliaco) ed il muscolo piccolo psoas, più esile e quasi rudimentale nell’uomo, che si inserisce prossimalmente alle prime vertebre lombari e distalmente all’osso iliaco; non di rado, quando si parla di psoas, ci si riferisce al solo muscolo grande psoas.
Il termine psoas deriva dal greco ψόα o ψύα (psóa → muscolo dei lombi) che a sua volta sembra discendere da ὀσφῦς (osphûs → fianchi, lombi): a dire il vero la definizione normalmente utilizzata oggi in anatomia, ψόας (psóas → “del” muscolo lombare), fu il frutto di un errore linguistico dell’anatomista francese Jean Riolan il giovane (1577÷1657) che anziché utilizzare il nominativo corretto psóa, usò nelle sue pubblicazioni il genitivo femminile psóas.
descrizione – azioni posturali
Lo “psoas” svolge la funzione fondamentale di collegare le gambe alla colonna vertebrale, mantenere l’equilibrio e sostenere la struttura ossea: origina a livello lombare per inserirsi sia sull’osso iliaco (muscolo piccolo psoas), sia a livello del femore a livello inguinale (muscolo grande psoas), collegando la parte inferiore del corpo con quella superiore ed agendo come potente flessore dell’anca; fa parte del gruppo degli stabilizzatori dell’anca e contribuisce a mantenere la curva lombare della spina dorsale.
In caso di contrazione bilaterale simultanea degli psoas, viene incrementata la lordosi flettendo tronco e bacino, mentre la contrazione unilaterale inclina il corpo dal proprio lato, flettendo antero-lateralmente la colonna vertebrale; non solo è contiguo al muscolo diaframma respiratorio, avendo con lo stesso origini parzialmente sovrapponibili e intervenendo nei meccanismi respiratori, ma è sinergico con lo stesso nell’indurre (o incrementare) la lordosi, per effetto dell’agonismo reciproco, che li porta a favorire lo sviluppo di iperlordosi e, di conseguenza, l’attivazione di meccanismi coupling movement che provocano una rotazione adattativa delle vertebre, secondo le leggi di Fryette, con l’attivarsi del P.L.U.S., cioè di una serie di rotazioni e contro-rotazioni vertebrali.
Nonostante lo psoas sia un flessore e rotatore laterale della coscia, in presenza della flessione della colonna vertebrale e della retroversione del bacino, come avviene nella tendenza all’iperlordosi, si osserva non solo l’intrarotazione dei piedi, ma il manifestarsi di una serie di atteggiamenti compensatori che coinvolgono il contatto dei piedi con il terreno (come nel caso dell’insorgenza dell’alluce valgo) e l’articolazione del ginocchio, con interessamento della triade dei tiranti.
Paradossalmente, anche una debolezza dello psoas può provocare una intrarotazione del piede, associato ad un abbassamento dell’anca, come effetto dell’appiattimento della lordosi fisiologica e/o della anterorotazione del bacino, non di rado dipendente da un ipertono relativo del/dei muscoli piriformi e dei muscoli rotatori dell’anca; anche la tendenza a tenere le caviglie rivolte all’interno è associate ad una debolezza di questo muscolo.
I rapporti funzionali del muscolo psoas (in particolare del muscolo grande psoas), sia con il muscolo iliaco, sia con il muscolo piriforme, sono piuttosto articolati e complessi: se da un lato lo psoas spesso è antagonista di questi muscoli, altrettanto frequentemente la sua azione può divenire quella di un muscolo agonista, in particolare quando si parla dell’azione di questi muscoli a livello della posizione del bacino rispetto alla colonna vertebrale o dell’articolazione sacro-iliaca. In caso di debolezza dello psoas, si può osservare una sublussazione dell’articolazione sacroiliaca, con l’insorgenza di una postura pelvica, mentre un suo ipertono può portare la fissazione della stessa, per la concomitante contrazione del muscolo piriforme; in genere le distorsioni pelviche sono associate a compensazioni del tratto cervicale e del rapporto dell’atlante con l’occipite: una ipertonia bilaterale dei muscoli psoas è frequentemente responsabile di una fissazione occipitale compensatoria.