definizione
Ogni oligopeptide elaborato e messo in circolo dalle cellule nervose in risposta a uno stimolo, con funzione di trasmettitore o modulatore di segnali nervosi, ovvero in grado di agire come neurotrasmettitore o neuromodulatore: solitamente sono peptidi che comprendono dai 3 ai 36 amminoacidi.
I neuropeptidi spesso coesistono tra loro o con altri neurotrasmettitori in un singolo neurone: secondo la loro natura chimica, i messaggeri coesistenti sono localizzati in diversi compartimenti cellulari, ovvero i neuropeptidi sono confezionati in grandi vescicole dense, mentre i neurotrasmettitori a basso peso molecolare sono immagazzinati in piccole vescicole sinaptiche.
Esempi di neuropeptidi; alcuni possono essere considerati anche incretine (ormoni prodotti a livello gastrointestinale) o secretine;
⇒ dinorfina – oppioide in grado di attenuare gli intensi stati emotivi negativi: la sua diminuzione è coinvolto nell’insorgenza di stress, ansia e depressione; gioca un ruolo cruciale nei meccanismi di ricompensa e dipendenza.
⇒ galanina – neuropeptide coinvolto nel benessere mentale la cui diminuzione aumenta il rischio di ansia, depressione e cattiva gestione dello stress: coinvolto nei processi di apprendimento, riproduzione e alimentazione, nella nocicezione e nella secrezione di ormoni e neurotrasmettitori (stimola rilascio di GH ed ha effetti inibitori sulla secrezione di insulina, acetilcolina, serotonina e noradrenalina; la sua produzione aumenta con l’attività fisica.
⇒ encefalina – neuropeptidi considerati mediatori nell’ambito dei meccanismi per l’integrazione della sensibilità dolorifica per la loro attività analgesica assimilabile alla morfina.
⇒ sostanza P – presente nel sistema nervoso centrale, dove agisce da neurotrasmettitore e nel tratto gastrointestinale dove agisce da ormone locale, è implicata nella modulazione del dolore e nel vomito, oltre ad essere un potente vasodilatatore grazie all’effetto inibitorio diretto che produce sulla muscolatura liscia della parete delle arteriole; stimola la contrazione delle fibre muscolari lisce delle vene, del tratto gastrointestinale e dei bronchi. Causa inoltre secrezione nelle ghiandole salivari, diuresi e natriuria nel rene, e molteplici effetti nel sistema nervoso centrale e periferico.
⇒ neurotensina (NT) – neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale con azione simile a quella delle encefaline; regola sia la secrezione acida, sia la vasodilatazione, sia il tono della muscolatura liscia intestinale, sulla quale ha anche azione miorilassante. Nei tessuti periferici, inibisce la secrezione di gastrina e la motilità gastrica, e interferisce nella regolazione della pressione del sangue provocando ipotensione; a livello di sistema nervoso centrale, la sua produzione è localizzata negli stessi neuroni che utilizzano la dopamina come neurotrasmettitore, e sembra essere un importante modulatore della nocicezione, della temperatura, del comportamento alimentare e dello stress, oltre ad essere implicata nella modulazione dell’attività dopaminergica sul comportamento.
⇒ leptina – dotata di una azione anoressizzante, provoca la diminuzione del senso della fame e aumenta la spesa energetica, favorendo la riduzione del peso corporeo e della massa grassa.
⇒ ossitocina
⇒ vasopressina
⇒ VIP
⇒ neuropeptide Y – molto diffuso nel sistema nervoso centrale e nel sistema nervoso autonomo; svolge diverse azioni, tra cui l’aumento dell’appetito (spiccato effetto oressizzante) e la modulazione della risposta vasocostrittrice innescata dai neuroni noradrenergici; potente stimolatore dell’appetito ed ha uno spiccato effetto oressizzante. Tuttavia, livelli elevati di NPY possono provocare ipotensione, ipotermia e depressione dei centri respiratori. È inoltre in grado di provocare vasocostrizione delle arterie cerebrali. Nel sistema nervoso centrale, sia degli uomini che degli animali, è stato dimostrato il ruolo del NPY sia come ansiolitico (composto in grado di combattere i sintomi dell’ansia al pari dei classici farmaci) che anti depressivo. Questo neuropeptide è inoltre coinvolto nel consumo e abuso di alcolici, infatti le persone che soffrono di depressione e gli alcolisti hanno livelli alterati di questo neuropeptide nell’organismo. La localizzazione di NPY nell’ippocampo lo rende importante nei processi di apprendimento e memoria; in questa regione del cervello è inoltre capace di stimolare la proliferazione neuronale e ciò è in accordo con le sue proprietà antidepressive.
⇒ orexina – detta anche oressina o ipocretina, è importante nella regolazione del ritmo sonno-veglia (mantiene svegli) e dell’appetito (stimola il senso di fame, aumenta l’assunzione di cibo ed il dispendio di energia); la forma più comune di narcolessia, in cui si riduce rapidamente il tono muscolare (cataplessia), è causata dall’assenza di oressina nel cervello.
⇒ somatostatina – sintetizzato dall’ipotalamo e da alcune cellule dell’apparato digerente, soprattutto a livello delle isole di Langerhans del pancreas (cellule delta), esercita un potente effetto inibente sulla secrezione di GH (somatotropina o ormone della crescita) e prolattina; viene prodotta anche a livello del sistema A.P.U.D., nell’apparato digerente, dove inibisce l’attività secretoria di glucagone, insulina, renina, ormoni tiroidei e cortisolo, e sulla secrezione gastrica di colecistochinina (CCK), secretina, acido cloridrico e gastrina.
⇒ colecistochinina (CCK)
⇒ GIP (Gastric inhibitory peptide)
⇒ GLP-1 (Glucagon-like peptide 1)
⇒ glucagone
⇒ gastrina
⇒ tachichinina