eterometria

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ultimo aggiornamento: 30 Ottobre 2020 alle 15:19

definizione

Letteralmente, «di differente lunghezza», riferito alla misura degli arti (soprattutto inferiori), dal greco ἑτερο– (hétero– → altro, diverso) e –μετρία (-metría), derivato di μέτρον (métron → misura); può essere considerato un sinonimo di dismetria degli arti e si contrappone ad eumetria: in genere occorre distinguere se l’asimmetria derivi da una ipometria di un arto o da una ipermetria dell’arto controlaterale. L’eterometria è una anisomelia che riguarda la lunghezza degli arti omologhi; nella letteratura anglosassone viene chiamata «length leg discrepancy» (discrepanza nella lunghezza della gamba), in quanto si tende a considerare solamente la dismetria dell’arto inferiore.

L’eterometria è una condizione degli arti inferiori abbastanza comune, caratterizzata dall’asimmetria nella lunghezza delle gambe; non sempre assume un significato patologico, essendo talvolta una manifestazione adattativa transitoria o funzionale: in realtà, nella deambulazione, come effetto della rotazione e sollevamento dell’osso iliaco e dell’abbassamento dell’ischio controlaterale, si osserva una eterometria transitoria.

Può essere una patologia dell’accrescimento che può presentarsi con un significativo incremento (ipermetria) o accorciamento (ipometria) di uno degli arti oppure essere congenita, avere un’origine idiopatica, infettiva, traumatica o iatrogena: la dismetria degli arti inferiori, qualora non sia transitoria, soprattutto se la differenza di lunghezza non solo è evidente, ma diviene rilevante, può creare, a lungo andare, dei seri scompensi a livello del bacino e della colonna vertebrale. Anche se presa in considerazione meno frequentemente, non essendo associata alla postura eretta, anche la dismetria degli arti inferiori assume un ruolo significativo, da un punto di vista clinico.

eterometria anatomica & eterometria funzionale

In presenza di un reale accorciamento (misurabile) della struttura ossea, cioè che coinvolge uno o più ossa (in genere, le ossa interessate sono il femore e la tibia, ma anche le ossa del tarso), l’asimmetria deve essere considerata una eterometria anatomica; viceversa la dismetria dell’arto è ascrivibile all’alterazione dei rapporti muscolari e articolari, con lunghezza delle ossa invariate, si parla di eterometria funzionale: nella maggior parte dei casi, questa forma si associa a disfunzioni che interessano il piede o il ginocchio (ginocchio varo o valgo), oppure forme discendenti causate da alterazioni del bacino, del rachide (scoliosi), della base del cranio o dalla necessità dell’organismo di mantenere lo sguardo in parallasse con la linea dell’orizzonte e nella direzione di movimento.

L’eterometria funzionale, detta anche “falsa gamba corta” o “pseudo gamba corta”, può essere determinata anche da squilibri muscolari, spesso conseguenza di sublussazioni o lassità articolari, di un habitus che esprime situazioni di disagio somato-emozionale o di posture antalgiche.

eterometria e Kinesiologia Transazionale®

La presenza di una dismetria degli arti, in particolare degli arti inferiori, indipendentemente dal fatto che derivi da una eterometria anatomica o da un’asimmetria funzionale, non deve essere mai sottovalutata dal professionista di Kinesiologia Transazionale®; la presenza di una ipometria anatomica deve essere sempre presa in considerazione, indipendentemente dal fatto che sia associabile o meno a scompensi, anche in un’ottica di prevenzione: soprattutto qualora si osservi una “pseudo gamba corta”, se da un lato si rende necessario l’intervento di un professionista in grado di intervenire (tramite protesi quali rialzi, o chirurgicamente), dall’altro un lavoro di riequilibrazione permette sia di mantenere l’organismo nella confort-zone funzionale, prevenendo, quindi, dis-stress o alterazioni tali provocare patologie disfunzionali della catena cinematica osteo-arto-miologica.

eterometria dell’arto inferiore: “pseudo gamba corta”

L’anamnesi, l’osservazione, la valutazione semeiologica sono tutti elementi fondamentali per effettuare una corretta diagnosi differenziale:  una anisomelia in ortostatismo, caratterizzata da una “pseudo gamba corta”, potrebbe rivelarsi una ipermetria della gamba omotipica, in clinostatismo, espressione di una distorsione pelvica; oppure si potrebbe rilevare la presenza di una  “falsa gamba corta” in posizione prona che, in posizione supina diviene “lunga”, per una disfunzione occipitale (occiput inferiore). La presenza di eterometria funzionale in posizione eretta può essere l’espressione di una alterazione del corretto appoggio podalico, di un disassamento del ginocchio che causi la presenza di ginocchio a sciabola, varismo o valgismo oppure di un ginocchio flesso; frequentemente è possibile notare il bacino lievemente inclinato verso il basso, oppure verso il lato della gamba più corta, osservando la posizione reciproca delle A.S.I.S.: solitamente è possibile notare che una delle due risulta decisamente inferiorizzata e spesso intraruotata rispetto all’altra, segno della possibile presenza di una distorsione pelvica (categoria pelvica o postura pelvica).

Una volta rilevata la dismetria degli arti osservando la posizione delle spine iliache antero-posteriori, delle creste iliache e/o delle spine iliache postero superiori, rispetto al piano del terreno mentre il soggetto è in posizione eretta, con il peso bilanciato su entrambe le gambe, è opportuno valutare l’eterometria in posizione sdraiata, per eliminare fattori confondenti come, ad esempio, l’inconsapevole spostamento del peso per alleviare un dolore o eventuali distribuzioni asimmetriche dei carichi posturali sui tessuti molli.

Una verifica dell’effettiva presenza di una discrepanza di lunghezza negli arti inferiori può essere ottenuta con il Weber–Barstow Maneuver Test, che consiste nel far sdraiare il soggetto su un lettino, facendogli  piegare le gambe con le piante ben poggiate sul piano: si invita il soggetto a sollevare più volte il bacino per annullare i possibili compensi muscolari; l’allungamento delle gambe con una leggera trazione, da parte del testante, può evidenziare una asimmetria fra la posizione del malleolo sinistro e quello destro.

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