ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2023 alle 19:19
definizione
Tradotto letteralmente può essere tradotto con “test da supino a seduto con gambe distese”: la manovra è finalizzata a valutare la presenza di una eterometria funzionale della dell’arto inferiore (pseudo gamba corta) dovuta alla presenza di una disfunzione pelvica (disfunzione sacro-iliaca).
Una volta effettuata la manovra di Weber-Barstow per assicurarsi che non ci siano influenza di tipo muscolare o fasciale che possano condizionare il test, con il soggetto da valutare in decubito supino, l’esaminatore estende passivamente le gambe del paziente e confronta la posizione dei malleoli mediali ed esercita una leggera pressione verso il lettino per meglio valutare eventuali movimenti: si invita il soggetto a sedersi, o qualora il testato abbia difficoltà a sedersi lo si aiuta, assumendo la “posizione long-sitting”, cioè a gambe estese.
La presenza di un movimento prossimale di una gamba rispetto all’altra o qualsiasi variazione di posizione di un malleolo mediale rispetto all’altro, indica l’esistenza di una distorsione pelvica posteriore, ovvero una rotazione o torsione pelvica, oppure uno spasmo asimmetrico dei muscoli lombari o dei muscoli ischio-crurali che condiziona il R.O.M. del bacino: in genere quando una gamba passa da una situazione di eumetria o ipometria ad una ipermetria dell’arto, si può sospettare una una rotazione pelvica posteriore, viceversa il passaggio da uguale lunghezza o maggiore lunghezza (ipermetria) a ipometria dell’arto, si deve sospettare una rotazione pelvica anteriore; questo test può aiutare a distinguere tra una vera dismetria degli arti ed una disfunzione sacro-iliaca.
Se il soggetto non è in grado di passare da sdraiato a seduto senza che una gamba si sposti prossimalmente all’altra, è probabile che vi sia un certo grado di disfunzione pelvica o malrotazione che contribuisce a qualsiasi discrepanza presente: il motivo per cui un innominato posteriorizzato sembra provocare l’allungamento della gamba nel passaggio dalla posizione supina a quella seduta, dipende dall’attivazione dei muscoli flessori dell’anca che ruotano anteriormente l’osso innominato per riportarlo nella sua posizione normale; la posteriorizzazione dell’osso innominato fa apparire una gamba più corta di quella controlaterale, a causa della posizione alterata dell’acetabolo, mentre nella situazione opposta, la gamba può sembrare più lunga di quella omotopica come conseguenza dell’anteriorizzazione dell’osso innominato a causa delle restrizioni dei tessuti posteriori che limitano il movimento.