definizione – descrizione
anatomia topografica
Il musculus pectineus è un muscolo della regione supero-mediale della coscia, esteso dal pube alla cresta pettinea del femore: fa parte dei muscoli anteriori della coscia ed insieme al muscolo ileopsoas forma il pavimento della fossa ileopettinea; è un muscolo adduttore della coscia, assieme al muscolo gracile, al muscolo adduttore breve, al muscolo adduttore lungo ed al muscolo adduttore magno. Il muscolo pettineo è considerato un muscolo di transizione fra la loggia anteriore della coscia e la loggia mediale della coscia.
origine – decorso – inserzione
Si tratta di un muscolo grosso e di forma quadrilatera, la cui origine è al di sopra del forame otturatorio in corrispondenza dal tubercolo pubico, dalla faccia anteriore del ramo superiore del pube, dalla cresta pettinea e dal legamento pubofemorale e dalla fascia che lo ricopre; le sue fibre proseguono latero-inferiormente fino a raggiungere la linea pettinea del femore (ramo medio della linea aspra), posta inferiormente alla base del piccolo trocantere.
Il muscolo giace sul piano frontale, sito medialmente rispetto all’adduttore lungo, lateralmente è in relazione con il muscolo grade psoas e con l’arteria circonflessa mediale del femore e la vena corrispondente; la superficie anteriore del muscolo pettineo forma la porzione mediale del pavimento del triangolo femorale, assieme all’adduttore lungo; la superficie del muscolo pettineo è coperto dallo strato profondo della fascia lata che lo separa dall’arteria femorale, dalla vena femorale e dalla grande vena safena, che decorrono nel triangolo femorale. Posteriormente al muscolo pettineo sono siti il muscolo adduttore magno, il muscolo adduttore breve, il muscolo otturatore esterno e la branca anteriore del nervo otturatore.
azione – funzione
innervazione – vascolarizzazione
Visto il suo orientamento, la sua azione è quella di addurre la coscia a livello dell’articolazione coxo-femorale, imprimendole contemporaneamente un movimento di flessione e di rotazione laterale: flette, adduce e ruota esternamente (extraruota) la coscia; la sua azione contribuisce alla stabilizzazione ed al corretto equilibrio del bacino.
Quando l’arto inferiore si trova nella posizione anatomica, la contrazione del muscolo, grazie al percorso delle sue fibre, provoca innanzitutto una flessione a livello dell’articolazione dell’anca, che può arrivare fino a formare un angolo di 45° tra la coscia e l’articolazione dell’anca; a quel punto, l’angolazione delle fibre è tale che le fibre muscolari contratte tirano la coscia verso la linea mediana, producendo l’adduzione della coscia. Un esempio di movimento sequenziale che coinvolge entrambe le azioni del pettineo è l’incrocio delle gambe a livello del ginocchio o della caviglia: la flessione dell’anca è un’azione che, in sinergia con il muscolo grande psoas, il muscolo iliaco, il muscolo retto femorale ed il muscolo sartorio, consente la fase di completamento del ciclo del passo.
Oltre ad agire come un muscolo motore primario (primo motore), il muscolo pettineo è anche un muscolo posturale in quanto stabilizza il bacino e bilancia il tronco sull’arto inferiore durante la deambulazione: tutti i muscoli che si inseriscono tra il bacino e il femore prossimale agiscono come legamenti adattabili dell’articolazione dell’anca, preservandone l’integrità durante i movimenti del corpo.
Vascolarizzato nella porzione superficiale dell’arteria femorale mediale circonflessa (conosciuta anche come arteria circonflessa mediale del femore, un ramo dell’arteria femorale che rifornisce di sangue la regione interna della coscia e l’anca) e profondamente dal ramo anteriore dell’arteria otturatoria; è innervato prevalentemente dal nervo femorale (L2÷L3), che sovrintende alla componente flessoria del muscolo, e dal nervo otturatorio (nervo otturatorio accessorio – L2÷L4), che si occupa di quella adduttoria, anche se tale innervazione incostante. Questa innervazione composita riflette la duplice compartimentazione del pettineo, sia nel compartimento anteriore che in quello mediale della coscia.
disfunzioni del muscolo
Lo stiramento del muscolo pettineo può verificarsi per vari motivi: le attività quotidiane che causano stiramenti includono movimenti improvvisi, uso eccessivo e traumi diretti. Lo stiramento del muscolo pettineo può verificarsi per vari motivi; gli sport che comportano rapidi cambi di direzione e il movimento della gamba verso l’interno, come calcio, basket e tennis, corsa, pattinaggio sono attività ad alto rischio in quanto coinvolgono il muscolo pettineo, che può essere lesionato da un eccessivo allungamento.
L’overstretching che si verifica aprendo in modo eccessivo una od entrambe le gambe, frontalmente o lateralmente, può causare uno stiramento del muscolo od innescare uno stiramento/controstiramento dello stesso; anche movimenti rapidi come il calciare o effettuare scatti o cambi di direzione troppo rapidi durante la corsa o persino lo stare seduti con una gamba accavallata per troppo tempo possono indurre lesioni del muscolo pettineo (stiramento inguinale).
Le persone che presentano squilibri muscolari o debolezza nei muscoli dell’anca e della parte interna della coscia sono più suscettibili allo stiramento del muscolo pettineo; le attività lavorative che richiedono movimenti ripetitivi o la stazione eretta prolungata possono sottoporre il muscolo pettineo a uno stress eccessivo: anche l’età può essere un fattore contribuente, poiché muscoli e tendini perdono elasticità nel tempo, aumentando il rischio di lesioni acute all’inguine.
Lo stiramento inguinale (uno stiramento muscolare o tendineo a livello dell’inserzione dell’entesi) è una lesione dell’unità muscolo-tendinea che provoca dolore alla palpazione dei tendini dei muscoli adduttori (o della loro inserzione sull’osso pubico) e dolore nella regione adduttoria: lo stiramento muscolare inguinale si riscontra più frequentemente negli sport che richiedono una forte contrazione eccentrica della muscolatura adduttrice (come nell’hockey su ghiaccio e nel calcio); la reiterazione dell’overstretching (solitamente un evento acuto), può provocare una tendinopatia inguinale.
Quando la lesione o l’overstretching interessa il muscolo pettineo, in genere il sintomo principale è un dolore localizzato a livello dell’entesi sulla cresta pettinea: il dolore localizzato a livello inguinale può essere un dolore acuto (o lancinante), associato (o meno) ad un dolore intenso nella parte superiore della coscia; altri segni possono essere lividi, gonfiore, dolorabilità e rigidità (stiffness), con limitazioni del R.O.M. dell’anca che possono ridurre la capacità di camminare o a svolgere le attività quotidiane. Nei casi più gravi, possono verificarsi spasmi muscolari e una notevole debolezza nella gamba interessata; il dolore può intensificarsi durante le attività che comportano la flessione o l’adduzione dell’anca, rendendo difficile praticare sport o anche semplici movimenti come salire le scale.