definizione
Letteralmente “sudorazione fredda” è una forma di diaforesi o iperidrosi non associata ad un aumento della temperatura corporea: è un segno clinico, che accompagna un ventaglio di situazioni di gravità variabile, dallo spavento improvviso all’infarto del miocardio, che consiste nella diminuzione della temperatura della cute che diviene fredda e pallida, come effetto dell’attivazione dell’asse H.P.A. e del sistema nervoso ortosimpatico che, mediante il rilascio di specifici neurotrasmettitori in risposta ad uno stressor, attiva una risposta generalizzata di adattamento.
La sudorazione algida, pur potendo essere diffusa su tutta la superficie del corpo, solitamente si concentra in alcuni specifici distretti come le palme delle mani, le ascelle e la superficie plantare del piede o su certe zone del viso, come il philtrum: è caratteristicamente episodica e improvvisa, non riconoscendo una associazione specifica a particolari momenti del giorno o della notte, a differenza della sudorazione notturna, spesso associata a vampe di calore e responsabile di molteplici risvegli nel corso della notte, dove il soggetto si ritrova madido di sudore dalla testa ai piedi spesso inumidendo anche le lenzuola o le coperte del proprio letto; a differenza della sudorazione “normale”, la sudorazione fredda non è il risultato di un esercizio fisico intenso o di temperature elevate.
descrizione – cause
La flight and escape response, attivando il rilascio di catecolamine a livello della midollare del surrene o nelle sinapsi delle fibre postgangliari del sistema nervoso ortosimpatico, genera una serie di reazioni distrettuali o generalizzate che provoca, fra le altre cose, midriasi, aumento nella lacrimazione (che può divenire epifora), broncodilatazione associati ad una serie di adattamenti dell’attività cardiaca, che si espletano con aumento della portata cardiaca, della frequenza cardiaca (fino alla tachicardia) e della pressione sanguigna (talvolta generando ipertensione, seppur temporaneamente); contemporaneamente si osserva da un lato la dilatazione delle arterie coronarie e dei vasi che irrorano i grandi muscoli scheletrici ma dall’altro una massiccia vasocostrizione periferica che è il meccanismo primario dell’insorgenza della diaforesi algida.
La funzione fisiologica per cui avviene una vasocostrizione di capillari ed arteriole periferiche è legato alle dinamiche adattative della sopravvivenza, che privilegiano gli organi nobili, garantendo, attraverso la ridistribuzione dei flussi ematici ossigenati, il necessario supporto vitale, necessario a rispondere alla aumentate esigenze funzionali e metaboliche: la ridotta perfusione periferica del letto capillare, permette un maggior afflusso sanguigno al cuore, ai polmoni ed al cervello, oltre che ai muscoli impegnati nella fight-and-flight response, massimizzando la risposta di stress.
La riduzione del calibro dei vasi sanguigni periferici (principalmente capillari), provocando la contrazione della tonaca media delle arteriole degli sfinteri precapillari, determina una riduzione nella perfusione ematica dei tessuti, riducendo la pressione nel letto capillare, con il conseguente abbassamento della temperatura cutanea; in altre parole, viene ridotta la quantità di sangue caldo che arriva alla superficie della pelle, con la conseguente riduzione della temperatura di concerto con un’aumento della stimolazione delle ghiandole sudoripare, che, di fatto, aumentano la produzione di sudore che risulta freddo a causa della riduzione della temperatura della pelle.
La diaforesi algida è direttamente connessa all”entità del distress: potenziali agenti causali in grado di scatenare la sudorazione fredda, sono le il disconfort e lo stress somato-emotivo, i disturbi d’ansia e gli stati di agitazione di carattere emozionale, gli attacchi di panico, le patologie legate al movimento (quali il mal d’auto o il mal di mare, detti cinetosi), ipoglicemia, ipotensione o shock, ma anche infarto del miocardio, traumi fisici (incidenti stradali, aggressioni, lesioni da percosse …), gravi ustioni; disturbi viscerali come le patologie del tratto gastrointestinale, indigestione, congestione, gastroenterite, dissenteria, coliche intestinali od occlusioni intestinali sono ugualmente responsabili della diaforesi algica.