ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2020 alle 22:31
etimologia – definizione
Il termine agonista nasce dalla radice greca ἀγωνιστής (agōnistḗs → lottatore), derivato da ἀγών (agṓn → agone, campo di sfida o di confronto, che ha, come significato originale, il concetto di condurre, portare assieme): in genere si usa questo lemma riferendosi ad un “soggetto agente che svolge la stessa azione di un altra entità o elemento”, cioè che svolge la stessa condotta o che effettua lo stesso gesto.
Se ci si riferisce alla contrazione muscolare, per “agonista” si intende un muscolo (o ad un gruppo muscolare) la cui contrazione provoca lo stesso movimento del muscolo agente, quello che causa il movimento: qualora questi sia il muscolo specificamente attivato che inizia l’azione, viene detto “primo motore”.
muscoli agonisti ≠ muscoli antagonisti
In base allo loro funzione, si definiscono “muscoli agonisti” quelli che collaborano nell’esecuzione di un movimento; viceversa sono chiamati muscoli antagonisti quelli che possono contrastare il movimento reciproco.
Due muscoli possono essere agonisti in un particolare movimento, ma divenire antagonisti nell’attuazione di un movimento differente: gli agonisti sono i muscoli responsabili per primi della generazione dell’atto e del gesto, creando la normale gamma di movimento articolare, attraverso la contrazione, il cosiddetto R.O.M. fisiologico: emulano la stessa attività, creando vettori agenti assimilabili fra loro. Poiché i muscoli, accorciandosi attraverso la contrazione, possono esclusivamente avvicinare i capi articolari, cioè la propria origine ed inserzione ossea su cui inferiscono tramite entesi, l’allontanamento reciproco fra due capi articolari avviene o come effetto passivo o come azione di un muscolo che svolga un’azione opposta.
I muscoli lavorano a coppie o a gruppi di antagonisti: ad ogni muscolo agonista, ne corrisponde un altro con funzione opposta, detto muscolo antagonista: affinché possa avvenire il movimento, è necessario che durante la contrazione dell’agonista (cioè l’accorciamento e l’avvicinamento dei capi articolari) l’antagonista si rilassi e si distenda (svolgendo un’azione opposta ovvero venendo allungato passivamente e distanziando la propria origine ed inserzione).
muscoli agonisti ≅ muscoli sinergici
Una ulteriore distinzione può essere fatta tra muscoli agonisti e muscoli sinergici.
Mentre con il primo termine si definiscono quei muscoli che insieme al primo motore, permettono l’esecuzione di un certo movimento, sono insigniti dell’aggettivo sinergici quei muscoli che coadiuvano (facilitano) il movimento generato dagli agonisti.
Ogni tipo di attività si realizza grazie all’azione combinata: tutti i movimenti si basano sulla modularità, ottenuta attraverso l’integrazione neurologica delle differenti unità motorie; l’accoppiamento di tensioni-distensioni fra i gruppi muscolari opposti, coadiuvati dall’azione dei muscoli sinergici, permette la coordinazione muscolare e la fluidità dei movimenti.
Nell’azione, nella genesi del gesto, un movimento non è mai isolato, ma mette in moto delle catene cinetiche, che coinvolgono altri distretti muscolari e articolari.