rafe

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definizione

Margine che segna la confluenza di due metà di strutture o parti simmetriche ovvero una linea cordoniforme o un solco di demarcazione, soventemente pigmentata, simile a una sutura che da origine all’unione di due antimeri, solitamente sul piano sagittale mediano o, comunque, su una linea mediana  che funge da asse speculare; dal greco ῥαϕή (raphé → cucitura).

descrizione

In genere, il termine è utilizzato per indicare una formazione fibrosa che ha la funzione di tener unite due parti equivalenti, caratterizzato dall’incrocio di fibre controlaterali, simile a una cucitura, che unisce i muscoli o fissa un organo allo scheletro: è una struttura anatomica che, se non è sull’asse mediano corporeo, spesso si trova sulla linea mediana di un organo o di una struttura; solitamente mostra esternamente, nel punto di unione, una cresta o, all’opposto, un solco.

esempi di rafe fibro-muscolare

Un esempio di rafe muscolare, caratterizzato dalla presenza di tessuto connettivale, è la linea alba della regione addominale, posta fra i due muscoli retti addominali: questa struttura, sita sulla porzione mediana dell’addome, che prende il nome dal colore delle fibre che contribuiscono a formarla, è costituita dalle aponeurosi del muscolo obliquo esterno e del muscolo obliquo interno che, dopo aver circondato al davanti e dietro i muscoli retti addominali, si incrociano sulla linea mediana formando una struttura particolarmente robusta e scarsamente vascolarizzata.

Ugualmente si pensi al setto linguale, formato dalla giustapposizione dei muscoli genio-glossi, gemelli controlaterali, che si uniscono sul piano sagittale mediano; è un struttura falciforme, con la base posteriore che si unisce alla membrana ioglossa e al corpo dell’osso ioide e la punta, volta in avanti, che raggiunge l’apice linguale: le sue facce laterali danno attacco ai fasci muscolari mentre in corrispondenza del margine inferiore, concavo, le fibre dei muscoli genio-glossi si incrociano sulla linea mediana.

Il rafe faringeo, detto anche legamento faringeo o linea bianca della faringe, è una spessa banda fibrosa che si estende inferiormente, nel piano mediano, dal tubercolo faringeo alla porzione basilare dell’osso occipitale per fornire, posteriormente, inserzione ai muscoli costrittori della faringe; il rafe palatino, detto anche cresta palatina e cresta longitudinale del palato, è una linea o cresta formata dalla mucosa e dal sottostante periostio nella linea mediana del palato, che termina anteriormente in una piccola papilla che supera la fossa incisiva e si estende posteriormente nella mucosa del palato molle fino all’apice dell’ugola.

Il rafe pterigo-mandibolare, detto anche legamento pterigo-mandibolare, è una banda tendinea che si estende dal processo uncinato pterigoideo all’estremo posteriore della linea milo-ioidea della mandibola e fornisce inserzione, posteriormente, al muscolo costrittore superiore della faringe e anteriormente al muscolo buccinatore.

La giunzione fibrosa fra le fibre intrecciate della porzione palpebrale del muscolo orbicolare dell’occhio, oltre l’angolo laterale dell’occhio e superficialmente al legamento palpebrale laterale, da cui è separata da pochi lobuli della ghiandola lacrimale; viene detta rafe laterale della palpebra o semplicemente, rafe palpebrale.

commessura mediana

La cresta longitudinale cutanea che costituisce la commessura mediana corrispondente al setto scrotale, è un rilievo centrale e verticale visibile sulla faccia anteriore delle borse dello scroto; in continuità con il rafe penieno anteriormente e con il rafe perineale, lungo il piano mediano del perineo fino all’ano, posteriormente, rappresenta la linea di fusione delle pliche genitali e dei rigonfiamenti genitali nella formazione dello scroto fetale: viene detto rafe dello scroto (rafe scrotale), linea mediana dello scroto o linea di Veslingius.

Esiste anche un rafe ano-coccigeo, che fissa l’ano e la parte bassa del retto al coccige posteriormente.

nuclei del rafe

Il termine viene utilizzato per descrivere una formazione neuronale della parte inferiore del tronco dell’encefalo, che costituisce uno dei centri della formazione reticolare: i nuclei dorsali e mediali del rafe, situati sulla linea mediana del bulbo, sono formati da neuroni che contengono serotonina e costituiscono la principale sede da cui hanno origine le fibre serotoninergiche del sistema nervoso centrale; il rafe svolge una funzione di controllo nelle fasi di sonno R.E.M., blocca gli stimoli che sollecitano il risveglio, ed è implicato nella modulazione del dolore.

 

 

 

 

 

 

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