ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2020 alle 0:39
definizione – descrizione
Rafe tendineo localizzato nella porzione mediana della parete addominale anteriore: linea che segna i margini di contatto e di fusione dei due muscoli retti, estendendosi dal processo xifoideo al pube, aumentando la larghezza fino all’ombelico e restringendosi progressivamente al di sotto di questo; prende il nome dal colore delle fibre che contribuiscono a formarla, in quanto «albus», in latino, vuol dire bianco.
Caratterizzata dalla presenza di tessuto connettivale, la linea alba è formata dall’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, del muscolo obliquo interno e del muscolo trasverso che, dopo aver circondato al davanti e dietro i muscoli retti addominali, si incrociano sulla linea mediana, formando una struttura particolarmente robusta e scarsamente vascolarizzata; nella decussazione delle fibre aponevrotiche rimangono piccoli spazi che permettono il passaggio ai vasi e ai nervi locali.
Sono presenti anche fibre proprie, alcune anteriori ed altre posteriori, che hanno origine dal pube e dalla faccia anteriore del processo xifoideo.
linea alba – linea nigra
La linea nigra è un segno cutaneo verticale, di tonalità dal bruno al marrone scuro, e largo circa un centimetro, che si estende lungo il centro del ventre fino al pube, attraversando l’ombelico, che coincide con la linea alba; in alcune donne questa striscia può raggiungere la parte superiore dell’addome o la zona sotto i seni.
Durante la gravidanza, questa struttura fibrotica può divenire iperpigmentata per l’azione degli ormoni estrogeni, dando così origine alla linea nigra: quest’ultima compare generalmente in prossimità del quarto o quinto mese di gestazione, presentandosi come una linea molto sottile, che si espande lentamente e diventa gradualmente più scura.
ernia della linea alba
La presenza di tessuto adiposo può creare una pressione nella regione compresa tra lo sterno e l’ombelico con la possibile formazione di una protrusione che prende il nome di “ernia della linea alba” o “ernia epigastrica”: in genere questa protrusione non supera le dimensioni di una pallina da golf e solo raramente non è formata da tessuto adiposo, ma da una porzione di intestino o di un altro organo presente nella cavità addominale.
Può essere di due tipi diversi: l’ernia epigastrica riducibile, che può rientrare nella cavità addominale, e l’ernia epigastrica incarcerata (o strangolata), in cui il tessuto è bloccato nella fessura da cui è fuoriuscito; a volte sono presenti più ernie contemporaneamente.
Nella maggior parte dei casi un’ernia epigastrica è causata da un indebolimento o da un difetto congenito della parete addominale o del tessuto connettivo a livello dell’addome; in altri casi può essere dovuta all’intrappolamento di una piccola parte di alcuni organi addominali, inclusi fegato e stomaco, nella parete addominale. Altre possibilità sono sforzi durante i movimenti intestinali o durante il sollevamento di oggetti molto pesanti, accumuli di fluido nella cavità addominale, tosse persistente, obesità e gravidanza.
diastasi dei muscoli retti dell’addome
Chiamata con l’acronimo D.R.A.M., detta anche «diastasis recti», è la separazione a livello della linea alba, dei muscoli retti dell’addome, creando uno spazio fra i due muscoli controlaterali: pur potendo manifestarsi anche negli uomini, in genere si osserva nelle pluripare oppure nelle donne incinte o nei neonati; il segno clinico caratteristico è una cresta che si forma in corrispondenza della linea alba, sulla linea mediana, che va dal processo xifoideo all’ombelico, spesso associata a tensione dei muscoli dell’addome, con evidente separazione dei due muscoli retti addominali, che possono apparire allontanati alla palpazione diretta, evidenziando un solco interposto fra i ventri muscolari, medialmente.