definizione
L’essere concavo, ovvero che ha la superficie curva e rientrante; dal latino concăvus, composto di con- e cavus (→ incavato): descrive una parte concava, incavata, che presenta una cavità ovvero l’essere fondo, incavato, infossato, rientrante o scavato. Opposto di convessità che, viceversa descrive ciò che è convesso, cioè prominente, protuberante, sporgente: la concavità, talvolta, è definita «convessità negativa».
Esempio dell’applicazione del termine in ambito anatomico può essere la descrizione del rachide ove si parla di concavità posteriore riferendosi alla curvatura della colonna vertebrale dall’avanti all’indietro, fisiologica entro certi limiti patologica in altri casi, chiamata lordosi, opposta alla cifosi, che è a concavità anteriore o, se si preferisce a convessità posteriore.
La più alta concentrazione di piani concavi (con la presenza del minor numero di piani convessi), si ha nell’orecchio che, per la particolare forma, è predisposto a convogliare il suono al suo interno, per assolvere alla funzione acustica, grazie alla proprietà intrinseca della concavo che è quella della recezione, dell’essere recettivo.
Si pensi ai piani articolari concavi, come ad esempio il piatto tibiale (ginocchio) o la fossa glenoidea dell’osso temporale (A.T.M.), che ospitano e accolgono i condili articolari, rispettivamente, del femore e del condilo mandibolare, grazie anche a mezzi cartilaginei, i menischi, che aumentano la concavità articolare, cioè la capacità di accogliere le protuberanze arrotondate presenti all’estremità di un capo articolare.
L’idea di grembo materno, le braccia aperte nell’abbraccio suscitano sensazioni di disponibilità, di protezione e di affetto o di accoglienza creando i presupposti per cui ci si abbandona volentieri nello spazio concavo amico; la concavità, però, qualora sia l’effetto della perdita dell’equilibrio diviene, a sua volta, elemento morfologico che mostra lo squilibrio della funzione: si pensi, ad esempio, al «genu recurvatum» ove la concavità anteriore del ginocchio rappresenta la manifestazione della perdita dell’integrità funzionale articolare.