plica

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ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2023 alle 17:58

definizione

Letteralmente “piega”: in embriologia e nell’anatomia il termine è usato per indicare un ripiegamento, un sollevamento o un ispessimento di un tessuto; derivato dal latino plicare (→ piegare).

Un esempio di plica  è la plica cutanea, termine utilizzato per riferirsi ad un lembo di cute sollevato e stretto fra le dita.

A livello della della mucosa dell’intestino tenue sono presenti le plicae circulares (valvole di Kerckring), sottili pliche permanenti disposte trasversalmente al suo asse maggiore che sporgono nella lume intestinale, distribuendosi per quasi totalità della lunghezza, a partire dalla porzione discendente del duodeno diradandosi mano a mano che si avvicinano alla valvola ileo-cecale.

A livello dell’apparato gastro-intestinale sono presenti anche le pliche semilunari intestinali, dette plicae semilunares coli, pieghe trasparenti a forma di semiluna  che sporgono sulla superficie interna del colon, segmentando il tubo enterico in tasche semisferiche (haustra coli).

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