ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2020 alle 14:46
definizione
Una delle sinartrosi tipiche dello scheletro osseo, caratterizzate da tessuto connettivale denso che interconnette le ossa craniche, prolungandosi direttamente dal periostio: queste fibre di connettivo membranoso sono simili alle fibre di Sharpey, ancorandosi profondamente nel tessuto osseo; per le loro caratteristiche, le suture possono essere considerate della famiglia delle sinfibrosi, in quanto la membrana suturale (detta anche legamento suturale) è costituita da tessuto connettivo fibrillare denso interposto tra le superfici ossee. Dal latino sutura (→ cucitura, giuntura), derivato da suěre (→ cucire).
descrizione
Le suture si formano a partire dall’osso dermale, una membrana fibrosa, entro cui si sviluppano centri di ossificazione coalescenti, fra cui si interpongono suture, grazie alla ossificazione membranosa: l’espansione dei nuclei di ossificazione continua fino al termine dell’accrescimento, mentre le suture si espandono, in modo che le ossa non si arrivino a toccare fino alla fine dell’accrescimento.
Le prime suture ad subire queste trasformazioni sono, solitamente, quelle tra le due ossa parietali e quelle tra le ossa parietali e l’osso frontale. A seconda delle caratteristiche delle superfici articolari, possono essere suddivise in:
⇒ sutura armonica (piana): le superfici articolari sono pianeggianti o flessuose, con margini rettilinei, perfettamente concordanti come l’articolazione fra le due ossa nasali (sutura internasale) oppure fra l’osso nasale ed il processo frontale dell’osso mascellare;
⇒ sutura dentata (interdigitata): caratterizzata da superfici dentellate o frastagliate, di differente forma e lunghezza, con dentature e incisure dei due margini che s’ingranano a vicenda; esempi di questa sutura sono l’articolazione tra le due metà dell’osso frontale (sutura metopica), l’articolazione tra osso frontale e le ossa parietali (sutura coronale), l’articolazioni fra le ossa parietali (sutura sagittale) e l’articolazione tra osso occipitale ed ossa parietali (sutura lambdoidea);
⇒ sutura squamosa: i margini delle due superfici articolari, strettamente sovrapposte, sono tagliate a sbieco, l’una a scapito del tavolato esterno, l’altra a scapito del tavolato interno (sutura temporo-parietale).
Il sistema delle suture garantisce una relativa mobilità e motilità fra le differenti ossa della calvaria, permettendo al neurocranio di assecondare le contrazioni ed espansioni della teca cranica, associati al movimento ritmico primario, descritto da William Sutherland: il cranio, grazie alle interdigitazioni interossee si comporta come un sistema cinematico chiuso a leve ed ingranaggi, generando flessioni ed estensioni della sincondrosi sfeno-basilare e i movimenti reciproci fra le singole ossa, secondo vettori specifici; le alterazioni di questi rapporti articolari delle suture vengono definite lesioni craniche o faults.
Come conseguenza di degenerazioni patologiche o per effetto di processi senescenziali, possono andare incontro a sinostosizzazione, enfatizzando le componente giunzionale dell’articolazione a scapito delle capacità di snodo: la pur limitata possibilità di movimento durante questi processi degenerativi viene perduta, trasformando le suture in sinostosi; infatti, anche se considerate erroneamente giunture immobili, sono dotate della capacità di effettuare scivolamenti o sfilamenti reciproci, come si evidenzia nell’ascolto del “ritmo cranio-sacrale”.
disambiguazione
Il termine sutura viene utilizzato per indicare la riunione delle labbra o dei margini di una ferita di una ferita, in modo tale che il tessuto connettivale cicatriziale ricostituisca l’integrità del tessuto, ricordando sia fattivamente che concettualmente le suture articolari.