ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2020 alle 23:12
descrizione
Situati dorsalmente alla colonna, immediatamente a ridosso dello scheletro, appartengono ai muscoli intrinseci del rachide; in numero di quattro, pari e simmetrici, situati profondamente nella parte superiore del rachide, collegano le prime vertebre cervicali tra loro e con la squama dell’osso occipitale.
muscoli ad azione cibernetica-posturale
Sono chiamati anche “muscoli cibernetici”, vista la loro azione modulatrice dei movimenti fini del capo rispetto al collo, agendo sull’articolazione atlanto-occipitale o creando una “relazione occipito-atlanto-epitrofeale”; questi muscoli sono caratterizzati da una elevata densità recettoriale, in particolare si evidenzia la presenza di fusi neuro-muscolari e di recettori organo-tendinei del Golgi: fanno parte dei sistemi cibernetici dedicati al controllo ed alla coordinazione dei movimenti, assumendo un ruolo fondamentale nel mantenimento della postura e nella deambulazione.
Devono essere considerati, a tutti gli effetti, sistemi propriocettivi; in un certo senso possono essere definiti “organi sensoriali”, essendo caratterizzati da una elevatissima densità di terminazioni nervose con finalità propriocettive e/o cinestesiche: la concentrazione recettoriale in questi muscoli, , in particolar modo di fusi neuro-muscolari, è circa 40/50 volte più elevata, rispetto ai muscoli ad azione antigravitazionale (spesso definiti impropriamente posturali) o di quelli ad azione puramente motoria.
I muscoli sub-occipitali condizionando le risposte neuro-mio-fasciali reattive ed adattative, messe in atto dal sistema nervoso centrale in un’ottica cibernetica, che determinano la posizione della testa nello spazio ed i movimenti corporei ad essa associati. Per quanto coinvolti nei movimenti epicritici del capo rispetto al collo o al torso, il loro ruolo risulta determinante nel controllo dei movimenti e della postura, vista l’elevata intensità di stimoli sensoriali che inviano al sistema nervoso centrale; possono svolgere un ruolo negativo nelle dinamiche posturali, essendo i principali responsabili dell’atlo-occipital jamming (blocco atlanto-occipitale): infatti, qualora rimangano in uno stato di spasmo reattivo, sono in grado di innescare il blocco della mobilità della base del cranio e delle prime vertebre cervicali, con conseguenti ripercussioni sulla funzionalità muscolare dell’intero corpo.
Pertanto, essendo in grado di informare il sistema propriocettivo delle minime variazioni di tensione o spostamento esercitate sulle articolazioni di riferimento, assumono un ruolo fondamentale non solo nella postura del capo, ma anche nel mantenimento dell’equilibrio.
definizione
Sono rappresentati da:
⇒ muscolo grande retto posteriore della testa (rectus capitis major, talvolta definito anche longus) – rotatore ed estensore dell’articolazione atlanto-occipitale;
⇒ muscolo piccolo retto posteriore della testa (rectus capitis minor, talvolta definito anche brevis) – muscolo sinergico al muscolo rectus capitis major ed al muscolo obliqui capitis; il muscolo entra in relazione con la dura madre spinale, con il ligamentum nuchae, potendo causare compressione dei nervi emergenti dalle prime tre vertebre cervicali, con conseguenti cefalee;
⇒ muscolo obliquo superiore della testa (obliquus capitis superior) – agisce estendendo l’articolazione atlanto-occipitale, lateralmente, ipsilateralmente;
⇒ muscolo obliquo inferiore della testa (obliquus capitis inferior) – responsabile dei movimenti di rotazione della testa e della prima vertebra cervicale, agendo sulla articolazione fra atlante ed epistrofeo.
⇒ muscolo retto laterale della testa (rectus capitis lateralis) – muscolo che, proiettandosi dalla superficie superiore delle masse laterali (processo trasverso) dell’atlante al processo giugulare, sulla faccia inferiore dell’occipite, flettono lateralmente il capo ipsilateralmente.
⇒ muscolo retto anteriore della testa (rectus capitis anterior) – mette in connessione le masse laterali dell’atlante con la porzione basilare dell’occipite, immediatamente davanti al forame magno, coadiuvando la flessione (anteriore) del capo.
Il muscolo rectus capitis longus ed i due muscoli obliqui capitis, costituiscono il triangolo nucale, attraverso cui è possibile accedere all’arteria vertebrale, che perfora la membrana per penetrare all’interno del foro occipitale, il plesso venoso sub-occipitale ed il I° nervo cervicale (C1), detto anche nervo sub-occipitale.