definizione.
Ripresa dell’andamento acuto di un processo morboso o di un fenomeno in precedenza attenuato; può essere considerato un sinonimo di ricaduta; composto dal prefisso reiterativo re– con acuire, ovvero rendere più acuto, cioè più intenso o tormentoso, dal latino acuĕre.: possono essere considerate forme di esacerbazione della sintomatologia.
Solitamente il riacuirsi del quadro sintomatologico si verifica dopo un dopo un periodo di remissione, oppure che una malattia o uno stato patologico ha assunto un carattere cronico, le cause della riacutizzazione di un fenomeno morboso possono dipendere da fattori endogeni o esogeni.
Tipicamente le malattie del sistema respiratorio possono presentare riacutizzazioni: l’asma e la broncopatia cronica ostruttiva (B.P.C.O.), ma anche la mucoviscidosi, vanno incontro frequentemente a recidive e riacutizzazioni; anche le patologie dermatologiche, come la dermatite atopica o la psoriasi, sono soggette a questi peggioramenti improvvisi, così come il morbo di Chron e la rettocolite ulcerosa. I quadri psichiatrici ed i disturbi mentali, le malattie psico-somatiche, le forme di angoscia somatica su base ansiosa, la fibromialgia o la sindrome della fatica cronica, la sclerosi multipla sono tutti quadri morbosi che possono presentare esacerbazioni acute, ricadute e recidive.
La B.P.C.O., ad esempio, è una malattia progressiva che tende ad aggravarsi nel corso del tempo; anche se questi cambiamenti sono solitamente graduali, a volte si verificano riacutizzazioni, ovvero si osserva una imprevedibile e molto rapida crisi, caratterizzata da un deciso peggioramento dei sintomi cronici che persiste e va al di là delle normali variazioni quotidiane dei sintomi stessi, quali incremento della tosse e dell’affanno, aumento dell’espettorato, che frequentemente diventa giallo (purulento), talvolta associati all’insorgenza della febbre.
Le riacutizzazioni possono avere un impatto importante sulla storia naturale dei quadri morbosi alla luce del fatto che riacutizzazioni frequenti e ripetute possono determinare un peggioramento della capienza organica con l’ingravescenza della patologia; occorre non sottovalutare l’impatto emotivo che la riacutizzazione può avere sul malato cronico.
la gestione delle riacutizzazioni nelle discipline olistiche
La riacutizzazione di un processo patologico è una sfida sia in ambito medico, sia per il professionista del ben-essere, soprattutto quando si manifesta come peggioramento improvviso di una malattia cronica ingravescente potenzialmente incurabile, mortale o dall’esito dubbio: indipendentemente dalla “cura” necessaria per migliorare i sintomi ed il quadro clinico, la necessità di sostenere emotivamente chi vede non solo un peggioramento del proprio ben-essere, ma anche una riduzione delle proprie aspettative di “guarigione”.
Lasciando al sistema medico quanto è di sua competenza, l’artigiano della salute ha la possibilità di offrire un supporto somato-emozionale fondamentale: basando la propria attività di riequilibrazione sul triangolo della salute, grazie alla valutazione multidimensionale, il praticante in Kinesiologia Transazionale® è in grado di intervenire sia sul disagio emotivo, sia orientando il proprio lavoro per integrare attraverso nutraceutici specifici i bisogni nutrizionali e sostenere fisicamente l’organismo nell’affrontare la recrudescenza sintomatologia; le tecniche di reset e di allentamento dello stress emotivo spesso sono di grande aiuto non solo nella gestione del disconfort, ma possono rivelarsi un potente mezzo di normalizzazione nei confronti degli effetti del distress e del mal-essere.
Occorre poi non dimenticare che, se da un lato lo stress deve essere considerato un cofattore eziologico fra i più significativi, il quadro morboso agisce come stressor, incrementando l’attività dell’asse H.P.A.: attraverso il profilo nutrizionale, grazie al test muscolare, è possibile identificare eventuali supplementi nutrizionali in grado di aiutare il corpo nel processo di recupero energetico e nell’azione di contrasto alla riacutizzazione.
Mentre le possibilità di guarigione, nelle malattie degenerative, è scarsa, per quanto riguarda le patologie croniche o caratterizzate da poussée, l’intervento del professionista del ben-essere può rivelarsi di grande sostegno, facilitando la remissione, allungando i periodi di normalità liberi da sintomi o segni della malattia, riattivando la vis medicatrix naturæ per favorire i processi di rigenerazione che possono anche arrivare ad invertire il processo patologico.
In questa ottica, anche il Cranio-Sacral Repatterning®, con la sua visione olistica, offre l’opportunità di incrementare l’energia vitale dell’organismo promuovendo una maggiore vitalità: la riattivazione del respiro primario permette al corpo di liberare energie che possono rimanere “bloccate”, facilitando i processi di normalizzazione e recupero del ben-essere e della salute.