oppiaceo

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definizione

Sostanza o preparazione farmaceutica contenente oppio ed i suoi derivati, o per i loro analoghi sintetici e semisintetici; anche se talora viene (erroneamente) utilizzato come come sinonimo di oppioide, gli oppiacei sono gli alcaloidi che possono essere ritrovati nell’oppio nonché i loro derivati semisintetici, mentre gli oppioidi composti chimici morfinosimili o morfinomimetici, naturali o prodotti farmacologicamente, ad azione psicoattiva. Gli oppiacei hanno sia effetti analgesici sia soporiferi, ma i due effetti sono distinti l’uno dall’altro.

Derivato dal latino opium (→ oppio) che a sua volta discende dal greco ὄπιον (ópion), la cui radice è ὀπός (opós  → succo [di pianta]), con il suffisso -aceo, dal latino –aceus, significa letteralmente “che assomiglia all’oppio e ne possiede le qualità relative”: l’oppio è il succo condensato ottenuto per incisione delle capsule immature del papavero da oppio (Papaver Somniferum); in generale, oppioide ha un significato più ampio di oppiaceo, e recentemente è stata usata anche per sostanze chimicamente simili alla morfina, ma ad azione antagonista, oppure può essere riferito ai recettori biologici su cui agiscono gli oppioidi e a certi peptidi naturali che a questi si fissano (recettori degli oppiacei).

Gli oppiacei sono stati il principale presidio nel trattamento del dolore per migliaia di anni: esprimono i loro effetti mimando sostanze naturali, chiamate peptidi oppioidi, per quanto riguarda il loro meccanismo di azione, diversi decenni fa divenne chiaro che gli effetti analgesici degli o. sono dovuti alla loro azione diretta su specifici recettori cerebrali, che sono risultati essere gli stessi su cui agiscono gli oppioidi endogeni prodotti naturalmente dall’organismo. Ancora oggi gli oppiacei svolgono un ruolo terapeutico insostituibile nella terapia del dolore, specie in quello cronico causato dal cancro.

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