ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2023 alle 19:14
definizione
Detto anche labbro glenoideo (labrum glenoidale), è un anello fibro-cartilagineo che circonda la parte cava della glenoide della scapola: l’enartrosi della spalla è caratterizzata da una cavità poco profonda e di superficie limitata, in grado di interfacciarsi solamente con un terzo della testa dell’omero.
Il cercine glenoideo incrementa la concavità che accoglie la faccia articolare della testa dell’omero, anche se solamente per un ulteriore terzo: la discordanza fra le superfici articolari è una delle cause dell’instabilità dell’articolazione gleno-omerale, potenzialmente responsabile di sublussazioni o lussazioni articolari.
La sua funzione, pertanto, è quella di ampliare la cavità articolare e proteggere i bordi del tessuto osseo, con un effetto stabilizzante (stabilità statica) sulla principale articolazione della spalla, che va a sommarsi all’azione dei muscoli della cuffia dei rotatori (stabilità dinamica); la sua presenza contribuisce a creare l’effetto ventosa gleno-omerale, che consente all’arto superiore una vastissima gamma di movimenti articolari, una articolarità ed un R.O.M., superiori rispetto a qualsiasi altro snodo articolare del corpo, pur riuscendo a contenere, grazie alla sua elasticità, il rischio di distrazione articolare.
Il labbro glenoidale è a sezione triangolare, la base è fissata alla circonferenza della cavità, mentre il margine libero è sottile e appuntito; superiormente si continua nel tendine del capo lungo del muscolo bicipite brachiale, che si divide in due fasci, i quali si fondono con il tessuto fibroso del labbro articolare; la sua struttura, paragonabile ad un menisco, assolve una funzione ammortizzante in grado di ridurre l’impatto dei traumi (diretti od indiretti) derivanti dalla rotazione del braccio oppure in seguito a una caduta su un braccio in estensione: una lesione al cercine della spalla, viene definita con l’acronimo S.L.A.P. (Superior Labrum Anterior and Posterior, ovvero labbro superiore anteriore e posteriore), in quanto, generalmente il danno (rottura) coinvolge la parte superiore del cercine glenoidale, zona dove il tendine del muscolo bicipite si inserisce proprio nel labbro, oppure in corrispondenza del suo punto di attacco frontale (anteriore). Non di rado è possibile la rottura traumatica e l’avulsione osteo-tendinea dell’entesi del C.L.B. a livello dell’ancora bicipitale.