ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2023 alle 23:27
definizione
Il muscolo grande gluteo è il muscolo più superficiale della regione delle natiche, che conferisce ai glutei la loro caratteristica forma tondeggiante: allo stesso tempo è uno dei più potenti muscoli corporei, che interviene nel controllo del movimento della parte inferiore del corpo, stabilizzando la regione della coscia e l’articolazione coxo-femorale. Il muscolo è fondamentale per il mantenimento della stazione eretta in quanto, coadiuvato dal muscolo tensore della fascia alta, è in grado di stabilizzare, attraverso la trazione esercitata in direzione cranica sulla benderella del Maissiat, l’articolazione dell’anca e del ginocchio.
Interviene nell’iperestensione della gamba, durante la deambulazione e, soprattutto, durante la corsa, limitando lo stiramento del legamento ileo-lombare, e, di conseguenza, prevenendone l’infiammazione e l’insorgenza di dolori lombari o della regione delle natiche, tipici del corridore o del maratoneta (Runner’s Buttocks Syndrome).
La sua azione è importantissima anche per sollevarsi da seduti a in piedi o, all’opposto, per abbassarsi nella posizione seduta; essendo il muscolo inserito sulla faccia postero-laterale del coccige, un suo spasmo od una tensione può lateralizzare il coccige e causando dolore, in genere monolaterale, nell’atto di sedersi o rialzarsi, mentre non si percepisce dolore rimanendo in posizione seduta: l’assenza di coccigodinia è un elemento importante per la diagnosi differenziale. Lo stesso dolore può presentarsi nell’azione di accovacciarsi o sollevarsi (squat) o nel salire e scendere le scale.
Lesioni del muscolo dovute ad un sovraccarico o eccesso di esercizi ginnici come lo squat, posture scorrette, traumi diretti alla regione delle natiche, o situazioni di squilibrio che possono innescare uno spasmo antalgico del muscolo stesso.
Spesso è difficile identificare la causa dell’interessamento del muscolo gluteo massimo, in quanto la muscolatura che inferisce sul cingolo pelvico è strettamente interconnessa, potendo innescare fenomeni di attivazione reciproca e reattività muscolare; in particolare esiste una relazione di reciprocità fra muscolo grande gluteo e muscoli ischio-crurali. Uno spasmo del primo, scatena frequentemente dolore nei muscoli posteriori della coscia che devono compensare l’instabilità del tratto ileo-tibiale (fascia lata).
All’opposto, lo spasmo dei muscoli ischio-crurali provoca usualmente un coinvolgimento del muscolo grande gluteo, che viene sottoposto a stiramento, stressato e messo a dura prova, con difficoltà nella coordinazione motoria, instabilità del ginocchio e dell’anca, dolore lombare e a livello dell’area perineale: nuoto, arti marziali, danza, calcio, squat (accosciate) e deadlift (stacchi), sollevamento pesi, camminata in salita, ma anche una posizione seduta mantenuta per molto tempo, oltre che traumi e cadute sono alcune delle attività che possono scatenare una sindrome del grande gluteo.
Lo spasmo del muscolo, in presenza di una distorsione pelvica, inducendo il sollevamento monolaterale del coccige, come già detto, scatena un dolore nel gesto di sollevarsi o sedersi; anche una pressione sulla zona di inserzione del muscolo a livello coccigeo, della sinfisi sacro-coccigea o del sacro, può scatenare la stessa sintomatologia algica, descritta come indolenzimento e dolenzia, dolore lancinante, come se si venisse pugnalati, associati a limitazione del movimento dell’anca, Il dolore può irradiarsi a livello della piega sotto la natica e, nell’uomo, a livello dello scroto, talvolta lungo la coscia, potendo essere scambiato per una sciatalgia (trigger point mediale); coinvolgere l’intero gluteo con dolore lancinante che insorge nel sedersi (trigger point inferiore) oppure con un dolore coccigeo (trigger point coccigeo).
Qualora il muscolo grande gluteo sia lesionato o stirato, il dolore alle natiche, che diviene acuto, si accentua durante l’attività che ne provocano la contrazione, con algia, rigidità, bruciore, gonfiore e debolezza muscolare.
L’intervento di un professionista in Kinesiologia Transazionale® può rivelarsi risolutivo, potendo non solo correggere eventuali squilibri del muscolo, ma verificando e correggendo la presenza di problematiche locali, ascendenti o discendenti che agiscono sul cingolo pelvico; fenomeni di reattività muscolare fra il muscolo grande gluteo ed eventuali muscoli reattori; distorsioni pelviche associate a dismetrie dell’arto inferiore o altre dinamiche che alterano la buona funzionalità del muscolo sia posizione statica e posturale, sia nel dinamismo dell’attività fisica e nella deambulazione.