ear fullness

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2022 alle 21:05

definizione

Detta anche aural fullness o clogging sensation (intasamento), è un termine inglese che significa letteralmente pienezza auricolare, potendo essere  sinonimo di ovattamento auricolare, utilizzato per descrivere una una sensazione di blocco dell’orecchio: la conseguenza di questa condizione, solitamente, è un attutimento dei suoni, con ipoacusia, o il manifestarsi si crepitii o scoppiettii nell’orecchio. La congestione dell’orecchio può durare solo pochi secondi o per alcuni giorni, manifestandosi in forma isolata o essere associata ad altri sintomi dell’orecchio come ronzio, dolore (otodinia o otalgia), vertigini, tinnitus o acufeni.

descrizione

L’orecchio interno è isolato dall’ambiente esterno per mezzo del timpano (da un lato) e dalla tromba di Eustachio (dall’altro): uno sbadiglio, una deglutizione o una gomma da masticare possono alleviare la pressione nell’orecchio aprendo brevemente la tromba di Eustachio, consentendo alla pressione all’interno dell’orecchio di equalizzare con l’esterno.

Se queste azioni risolvono, come accade nella maggior parte dei casi, la sensazione di pienezza dell’orecchio e di ovattamento auricolare, la causa della sensazione è probabilmente una congestione dovuta a raffreddore o febbre da fieno, liquido nell’orecchio medio, una lieve infezione, forme allergiche,  ma anche il soffiarsi il naso in modo eccessivo o persino l’accumulo di cerume. Il dolore all’orecchi, infatti, può essere associato alla congestione dell’orecchio, come nel caso di infezioni, o ai continui sbalzi di pressione barometrica, come avviene nei viaggi in aereo, che si verificano, spesso, durante la discesa.

Quando, invece, i sintomi tendono a perdurare nel tempo, l’ear fullness deve essere considerato un sintomo importante che deve far sospettare problematiche più significative quali:

→ otite esterna

Chiamata talvolta anche orecchio del nuotatore o otomicosi (in caso di infezione fungina): corrisponde ad una infezione del condotto uditivo; i sintomi includono prurito, dolore, secrezione dall’orecchio, sensazione di pienezza, acufene e udito attutito.

→ otite media

Infezione o infiammazione dell’orecchio medio: questo è un disturbo comune nei neonati e nei bambini, ma può colpire persone di tutte le età, che si presenta spesso con febbre e dolore e può manifestarsi all’improvviso.

→ idrope endolinfatica

Squilibrio di liquidi nell’orecchio interno: l’idrope è un accumulo di liquidi in eccesso nei tessuti o nelle cavità del corpo mentre l’endolinfa è il fluido contenuto nel labirinto dell’orecchio interno, che normalmente viene mantenuto a volume costante e con una specifica composizione di elettroliti; in un orecchio interno affetto da idrope, si ritiene che i controlli del sistema fluidodinamico siano persi o danneggiati. I sintomi tipici dell’idrope includono pressione o pienezza nelle orecchie (pienezza uditiva), acufene (ronzio o altro rumore nelle orecchie), tinnitus, perdita dell’udito, vertigini e alterazioni dell’equilibrio.

Una particolare forma di idrope endolinfatica è la malattia di Menière (idrope endolinfatica primaria o idiopatica): la pienezza uditiva rientra fra i sintomi chiave, assieme a vertigini, acufeni ed un certo grado di perdita dell’udito; spesso la pienezza uditiva è il primo segno prodromico dell’insorgenza di una crisi della sindrome di Menière. Sebbene la malattia di Menière sia considerata una condizione cronica, varie strategie di trattamento possono aiutare ad alleviare i sintomi e ridurre al minimo l’impatto a lungo termine della malattia: la Kinesiologia Transazionale® ed il Cranio-Sacral Repatterning® dispongono di differenti tecniche in grado di intervenire sulle manifestazioni sia durante la fase acuta, sia per prevenire l’insorgenza delle crisi.

Si osservano anche manifestazioni di idrope endolinfatica secondaria, che presentano gli stessi sintomi della malattia di Menière, ma che a differenza di questa (che per definizione è idiopatica) riconosce cause note, come nel caso di un trauma cranico o di un intervento chirurgico all’orecchio; in genere i sintomi tendono ad essere più continui rispetto alla sindrome di Menière.

→ colesteatoma

Cisti benigna piena di cellule morte della pelle: è possibile sospettare la presenza di questa patologia alla presenza di una sensazione di pienezza nell’orecchio, accompagnata da drenaggio spesso maleodorante ed uno o più fra sintomi quali vertigini, dolore, perdita dell’udito o debolezza muscolare nei muscoli facciali sullo stesso lato dell’infezione; nei soggetti con una storia di disfunzione della tromba di Eustachio, infezioni croniche dell’orecchio o in persone che hanno avuto un timpano rotto, può essere un’evenienza comune. La cisti richiede spesso trattamenti medici per eliminare l’infezione, seguita da un intervento chirurgico per rimuoverne la crescita che potrebbe causare infezioni alle ossa che proteggono il cervello o alle ossa dell’orecchio interno, con conseguente perdita dell’udito permanente o, in casi estremi, meningite.

→ sindrome del tensore del timpano

Il muscolo tensore del timpano, situato nell’orecchio medio, attraverso la sua contrazione ha la capacità di smorzare il suono e proteggere l’orecchio interno da forti rumori dannosi: nei pazienti affetti da iperacusia, i muscoli tensori del timpano possono essere attivati ​​anche se il soggetto pensa solo a un suono forte.

L’iperacusia è una condizione di estrema sensibilità ai suoni: le persone che soffrono di iperacusia sperimentano i suoni ordinari come insopportabilmente forti; coloro che sviluppano casi gravi spesso fanno di tutto per ridurre l’impatto dei suoni ambientali, incluso trasferirsi in nuove case, acquistare veicoli più silenziosi o isolarsi socialmente” (Barry Keate – “Iperacusia e tinnitus”).

I pazienti con iperacusia sviluppano un riflesso che attiva il tensore del timpano, anche in situazioni in cui il suono presente non è abbastanza forte da essere dannoso, con conseguente sindrome del tensore del timpano tonico: il muscolo tensore del timpano tira effettivamente il timpano, causando un aumento della pressione all’interno dell’orecchio.

→ sindrome da deiscenza del canale semicircolare superiore

Questa sindrome deriva da un piccolo foro in un osso dell’orecchio interno che copre il canale semicircolare superiore: questo canale è uno dei tre che rileva il movimento della testa, l’accelerazione e l’equilibrio; i sintomi tipici sono capogiri (dizziness), vertigini solitamente innescati da sforzi, sollevamento di carichi pesanti, attività sessuale, movimenti intestinali o suoni forti (di solito a bassa frequenza). Altri disturbi comuni includono pienezza nell’orecchio, una sensazione di eco o riverbero dell’orecchio durante il parlare, camminare, masticare o deglutire e/o perdita dell’udito.

→ ipoacusia improvvisa neurosensoriale (SSHL)

Manifestazione rara, che si manifesta in pochi minuti (o pochi giorni): spesso la sordità improvvisa è preceduta da un “pop” e quindi il paziente nota pienezza dell’orecchio, vertigini o acufene; dovrebbe essere considerata un’emergenza medica. Esistono oltre 100 cause di SSHL (Sudden Sensorineural Hearing Loss): più immediata è l’identificazione dell’agente eziopatogenetico, più è precoce la cura , maggiori sono le sue possibilità di recuperare l’udito perso.

→ disfunzione della tuba di Eustachio

Chi è affetto da disfunzione della tromba di Eustachio manifesta una ridotta funzionalità della tuba uditiva: la mancata apertura della tuba durante la masticazione, la deglutizione o lo sbadiglio, impedisce il corretto ricambio di aria a livello dell’orecchio medio, impedendo la compensazione della pressione interna con il mondo esterno, oltre a rendere difficoltoso il deflusso del muco, normalmente prodotto dalle mucose della tuba uditiva; questa alterazione porta a una sensazione di pienezza nell’orecchio, associata a vertigini, acufeni, otalgia od otodinia, obnubilamento del sensorio, disorientamento spaziale, accompagnati da ovattamento auricolare, ipoacusia o misofonia.

La disfunzione della tuba di Eustachio si verifica più spesso nei bambini, per la conformazione e le dimensioni: alla presenza di un cattivo drenaggio è possibile che si verifichi un sollievo temporaneo con processi normali, come la deglutizione, ma l’orecchio diventa rapidamente di nuovo “pieno”; fra le patologie più frequenti associate a questo stato, si possono riscontrare l’infezione cronica delle orecchie o dei seni paranasali, anche se è importante escludere possibili cause sottostanti come l’ATM o l’emicrania.

→ neuroma acustico

Crescita non cancerosa del VIII nervo cranico: il neuroma del nervo acustico è raro, a crescita lenta e non maligno, ma può causare perdita dell’udito graduale nell’orecchio colpito, tinnitus, pienezza uditiva, problemi di equilibrio e infine formicolio o intorpidimento del viso, mal di testa e obnubilamento del sensorio e confusione mentale; essendo tumori sono benigni e a crescita lenta, i sintomi sono progressivi, ma con l’aumentare delle dimensioni tende ad interferire con il funzionamento dei nervi che controllano i muscoli facciali o il tronco encefalico.

→ labirintite

Infiammazione dell’orecchio interno, di solito risultante da un’infezione virale, che colpisce l’VIII ottavo nervo cranico (nervo vestibolo-cocleare) responsabile sia dell’equilibrio, sia dell’udito: i sintomi includono tipicamente l’insorgenza acuta di vertigini che possono durare ore o giorni e possono essere accompagnate da nausea, vomito e capogiri; la perdita dell’udito si verifica spesso contemporaneamente alla vertigine o subito dopo e può essere preannunciata da un forte acufene, ear fullness e dolore all’orecchio (otodinia e otalgia). La manifestazione patologica si manifesta spesso in concomitanza ad altre patologie come infezioni delle vie respiratorie superiori, infezioni dell’orecchio, influenza.

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