ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2022 alle 20:48
definizione
Quadro caratterizzato dalla ridotta funzionalità della tuba uditiva con l’insorgenza di alterazioni nell’azione della catena ossiculare dell’orecchio medio e della membrana timpanica: gli squilibri funzionali, dovuti all’alterazione dei riflessi eustachiali, o alla flogosi del canale faringo-timpanico, sono condizioni che possono creare non solo un forte disagio in chi ne è affetto, ma portare allo sviluppo di patologie dell’orecchio medio, fortemente invalidanti, soprattutto se si sviluppano nei neonati, negli infanti o nei bambini prepuberi
Si parla di disfunzione tubarica in presenza di una ridotta funzionalità della tuba di Eustachio, il condotto che collega la cassa timpanica dell’orecchio medio al rinofaringe e che ha la funzione di areare la camera timpanica e le cavità mastoidee, equilibrare la pressione all’interno dell’orecchio con quella atmosferica e drenare nel faringe le secrezioni mucose prodotte nell’orecchio e nella tuba stessa
descrizione
La penetrazione dell’aria dal faringe, attraverso la tuba uditiva, al cavo del timpano, equilibra, sulla faccia interna della membrana timpanica, la pressione che l’aria contenuta nel meato acustico esterno esercita sulla faccia laterale, consentendo al timpano di vibrare in condizioni ottimali; un’alterazione della pervietà tubarica provoca alterazioni della pressione normalmente esistente nel cavo del timpano, con conseguente difettoso funzionamento della membrana del timpano e del sistema di trasmissione (catena ossiculare), coinvolgendo l’azione del muscolo stapediale e del muscolo tensore del timpano.
Altra funzione importantissima, svolta dalla tuba di Eustachio, è il drenaggio delle secrezioni che si formano nella mastoide e nelle anfrattuosità dell’orecchio medio che hanno come unica via d’uscita la tuba uditiva: quando il muco ristagna, si creano processi flogistici, con ipoacusia o misofonia, talvolta associati ad obnubilamento del sensorio ed ovattamento auricolare, otalgia od otodinia, disorientamento spaziale e vertigini, acufeni e tinnitus.
La tuba uditiva rimane fisiologicamente quasi sempre chiusa o attraversata da un flusso di secrezioni che va dall’orecchio medio al rinofaringe, svolgendo una funzione protettiva in quanto previene la risalita verso la cavità timpanica di germi, virus o polveri che penetrano nel naso e nella bocca, conferendole le caratteristiche di cavità sterile.
Allo stesso tempo l’apertura della tuba, grazie all’attivazione dei riflessi eustachiali, svolge un ruolo fondamentale per il riequilibrio della pressione fra l’interno e l’esterno: quando questo non avviene, si può creare una pressione negativa nella cavità timpanica, che crea un effetto suzione sul muco, rallentandone o impedendone il deflusso nel faringe; se lo squilibrio permane a lungo e le tube di Eustachio non recuperano la piena funzionalità, si può manifestare il richiamo di liquidi all’interno della cassa timpanica determinando una otite media diffusiva, una condizione assai frequente nel bambino, vista l’incompleta maturazione del canale faringo-timpanico, la sua ridotta inclinazione rispetto a quella dell’adulto, che induce una minore capacità drenante, e a causa dell’incapacità del bambino di soffiarsi il naso in modo efficace, incrementando la possibilità di infezione e di evoluzione verso una otite media acuta.
La sordità rinogena è una disfunzione riconducibile alla chiusura della tuba di Eustachio, dovuta frequentemente all’ipertrofia adenoidea e all’ipertrofia tonsillare o all’otite sieromucosa: occorre tener presente che la mucosa che riveste il canale uditivo è di tipo respiratorio, pertanto le malattie di tipo respiratorio come le riniti o le faringiti possono estendersi con molta facilità alla tuba di Eustachio, così come i processi flogistici o le manifestazioni allergiche a carico dei seni respiratori o delle adenoidi.
possibili soluzioni?
Alcune tecniche possono essere utilizzate come forma di “autoterapia”, anche se non sempre si rivelano sufficientemente efficaci, soprattutto nei bambini: la manovra di Edmonds, la manovra di Valsalva, la manovra di Toynbee, la manovra di Lowery, sono tecniche che sfruttano la deglutizione o gli sbalzi pressori per agire sulle tube, anche se in presenza di processi infiammatori si può osservare marcata algia ed otodinia acuta; l’utilizzo di un palloncino Otovent, un normale palloncino in lattice dotato di un ugello che si inserisce nella narice, può essere efficace per equilibrare la pressione dell’aria nelle orecchie, soprattutto in associazione a docce nasali (tipo Rinowash), che garantiscono un miglior drenaggio del nasofaringe.
L’esercizio viene spesso eseguito bene dai bambini e può anche rappresentare uno “stimolo ludico” per apprendere a soffiarsi il naso.
Attraverso la riattivazione dei riflessi Eustachiali, la Kinesiologia Transazionale® ha la possibilità di intervenire sugli squilibri funzionali e sui sintomi conseguenti alle alterazioni canale faringo-timpanico, sia negli adulti sia nei bambini; grazie all’ear pull od al rocking mastoideo, tecniche che, per essendo delicate, sono efficaci ed incisive, il Cranio-Sacral Repatterning® è in grado di agire sulle alterazioni dell’orecchio medio e sugli squilibri della cavità timpanica e della tuba uditiva, anche nei bambini molto piccoli.