apparato stomatognatico

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ultimo aggiornamento: 5 Dicembre 2022 alle 0:05

definizione

L’apparato composto dai denti, dalle mascelle, dai muscoli masticatori, dalle articolazioni temporo-mandibolari e dai nervi che ne controllano la funzione: l’insieme delle strutture deputate alla masticazione e deglutizione del cibo; dal greco στόμα (stoma → bocca; apertura) e γνάϑος (gnathos → mascella).

considerazioni sui rapporti dell’area stomatognatica

L’apparato stomatognatico assume un ruolo fondamentale non solo per la sua funzione fisiologica nell’apparato digerente, ma anche quale elemento cardine nel bilanciamento degli equilibri posturali e nella connessione fra il cranio ed il corpo: la sua posizione lo pone all’interno di una catena cinematica importantissima per il mantenimento della posizione del capo nello spazio, essendo in grado di controbilanciare l’azione estensoria della muscolatura cibernetica sub-occipitale.

La muscolatura ioidea agisce come “elemento proporzionale”, in grado, cioè, di compensare l’azione prevalente di estensione esercitata dai muscoli sub-occipitali, a livello del triangolo di Tillaux, così come i muscoli intrinseci del rachide, a livello cervicale, contrastano la flessione del capo, contribuendo in modo significativo all’equilibrio della flesso-estensione, fondamentale per il mantenimento del corretto pitch e della postura; lo stesso avviene sia per il roll, sia per lo yaw ed il tilt, grazie al gioco di contrappesi, garantito dal bilanciamento della muscolatura, che permette un corretto equilibrio del P.R.Y.T. corporeo. (per approfondimenti delle relazioni fra le disfunzioni ascendenti e l’area stomatognatici si veda → Kinesiopatia® & Odontoiatria)

L’eventuale alterazione dei rapporti fra le parti dell’apparato stomatognatico, ed in particolar modo delle componenti cranio-mandibolari, comporterà rotazioni e contro-rotazioni compensatorie della base del cranio, con ripercussioni sui rapporti fra le suture, alterazioni della muscolatura del collo e delle spalle; queste sono la naturale conseguenza della necessità, da parte del sistema nervoso, di mantenere il parallelismo del piano di Francoforte con il terreno, per garantire la posizione oculare e la proiezione visuale lungo la direzione di movimento.

Il cardine dei vettori coinvolti da queste compensazioni è la prima vertebra cerebrale, l’atlante, che per i suoi rapporti anatomici può influenzare non solo l’habitus, ma determinare distorsioni della base del cranio, quali l’occiput inferiore o alterazioni dell’inspiration-espiration assist o distorsioni sfeno-basilari (sfeno-basilar assit): questo fenomeno genera forze ascendenti/discendenti che si localizzeranno a livello della bocca. In particolare, l’insorgere di una alterazione dei rapporti del osso parietale con l’osso temporale, vista l’origine del muscolo temporale, genererà significative ripercussioni sull’equilibrio mandibolare, originando una sindrome del parietale.

Il quadro disfunzionale dell’apparato stomatognatico, esito dell’interessamento dell’area sub-occipitale, coinvolgerà sicuramente la componente parasimpatica, come effetto della compressione del nervo vago e del nervo glosso-faringeo, alla loro emergenza a livello del forame giugulare.

Alcuni aspetti delle disfunzioni mandibolari, in particolar modo per quello che riguarda la componente somato-emotiva, sono sviluppati nell’articolo → a denti stretti …

Sia La Kinesiologia Transazionale®, sia il Cranio-Sacral Repatterning® dispongono di tecniche mirate a ripristinare i corretti rapporti somatici e funzionali di quest’area; per non dilungarci in un lungo elenco, riportiamo le tecniche kinesiologiche, basate sull’uso del test muscolare, specificamente mirate alla riequilibrazione dell’apparato stomatognatico ed alla correzione della disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare o l’atlas disengagement, utilizzato come tecnica mio-fasciale nel lavoro cranio-sacrale.

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