definizione
Disturbo del comportamento di tipo ossessivo-compulsivo, caratterizzato da un irrefrenabile e incoercibile impulso di giocare, di tirare e di strappare i capelli dal cuoio capelluto: in realtà l’ossessione è contraddistinta dall’estirpare non solo i capelli, ma i peli che possono essere localizzati nelle sopracciglia, nelle ciglia, nella barba ed in altre parti del corpo, compresi quelli che ricoprono addome, gambe, braccia, ascelle o zona pubica; il termine, creato dal medico francese François Henri Hallopeau, è composto da tre parole greche, cioè ϑρίξ (thrìx → pelo, capello), τίλλω (tìllō → strappare) e μανία (manìa → mania).
descrizione
Questo disturbo, caratterizzato dal “ricorrente bisogno di strapparsi peli o capelli per piacere, per gratificazione o alleviamento della tensione”: chi soffre di tricotillomania, può manifestare altre forme di comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo che possono essere considerati disturbi ossessivi-compulsivi, i cosiddetti B.F.R.B. (dall’inglese “body-focused repetitive disorders”), quali onicofagia e cheilofagia e nei casi più gravi questo disturbo si associa alla tricofagia, ossia l’ingestione di peli e capelli strappati; esistono possono manifestarsi assieme alla tricotillomania alcune comorbilità psichiatriche quali, ad esempio, disturbi della personalità, disturbi ossessivo compulsivi, disturbi dell’umore, anoressia nervosa o bulimia.
È una patologia che, per le caratteristiche specifiche, fa parte dei “disturbi ossessivo compulsivi e correlati” e dei disturbi del controllo degli impulsi: la ripetitività e la ritualità del comportamento tricotillomanico lo rendono assimilabile al disturbo ossessivo compulsivo. Nonostante possa colpire persone di qualsiasi età, è maggiormente frequente nei bambini e negli adolescenti, con una prevalenza nel sesso femminile, che risultano colpite da questo disturbo con un rapporto di circa 10:1 rispetto agli uomini.
sintomatologia
I sintomi caratteristici della tricotillomania sono collegati al ricorrente e compulsivo comportamento di strapparsi i peli del corpo: spesso i primi punti dove si concentra questo comportamento compulsivo sono il cuoio capelluto e il viso (le sopracciglia e le ciglia), anche se può interessare qualsiasi parte del corpo dove siano presenti capelli o peli; anche se raro, il disturbo può interessare anche altre parti del corpo come la zona pubica, le braccia, il collo e le gambe. In genere chi soffre di tricotillomania usa, per togliersi i peli, le proprie unghie, delle pinzette o altri strumenti; nei casi più gravi la tricotillomania può portare ad una permanente perdita di peli o a danni alla pelle, portando talvolta alla calvizie ed all’alopecia.
Spesso gli episodi compulsivi sono preceduti da un alto livello di tensione interna, disconfort e distress: ansia e stress prolungati sono sia un elemento favorente che un fattore scatenante; chi è sottoposto ad eventi stressanti per un lungo periodo o vivono stati d’animo di ansia cronica è più soggetto a questo comportamento, così come gli eventi stressanti acuti possono avere un effetto drammatico scatenando la comparsa del disturbo.
Il comportamento compulsivo è messo in atto in solitudine, mentre si svolgono azioni comuni come guardare la televisione, mentre si legge, mentre si parla al telefono o si è alla guida: questa forma di strappo automatico, messo in atto in modo inconsapevole, viene effettuato in maniera inconsapevole, spesso durante momenti di sedentarietà e chi lo attua non ne è cosciente fin quando non se ne notano le conseguenze (come, ad esempio, un mucchietto di capelli appallottolato); altre volte strapparsi i peli è un comportamento cosciente e deliberato (strappo consapevole) finalizzato a ridurre l’effetto delle emozioni negative o a rimuovere capelli che sembrano fuori posto o che hanno determinate caratteristiche.
Una delle conseguenze è l’alopecia, ossia il progressivo calo di capelli e peli fino alla scomparsa definitiva: a seconda del grado di gravità e delle durata del disturbo questa perdita può essere temporanea o permanente; se presente, la tricofagia (l’ingestione dei peli dopo esserseli strappati) porta alla comparsa dei bezoari, ammassi di peli, che possono bloccare la funzione gastro-intestinale.
Anche la pelle subisce dei danni collegati alla tricotillomania, in particolare possono verificarsi dermatiti a livello del cuoio capelluto e nelle zone target dove vengono strappati i peli: è possibile sviluppare dolore al cuoio capelluto, iperalgesia o allodinia, dovuti all’infiammazione dei follicoli piliferi danneggiati dal comportamento compulsivo.
Oltre ai danni fisici, si possono manifestare alterazioni alla sfera psicosociale: i comportamenti compulsivi della tricotillomania portano a vergognarsi del proprio aspetto fisico (soprattutto dell’alopecia) e a ridurre i propri contatti sociali; il senso di vergogna e la riduzione dei relazioni possono alimentare il disagio psicologico creando un circolo vizioso di evitamenti.
che fare?
Il contesto emotivo che può indurne i comportamenti tricotillomanici è caratterizzato da emozioni disturbanti come l’ansia ed il distress, ma anche la noia, la rabbia e la tristezza: solitamente sono associati a una sensazione di crescente tensione: la Kinesiologia Transazionale® e la Kinesiopatia® offrono tecniche in grado non solo di ridurre lo stress, ma di agire alla radice di questo comportamento ossessivo-compulsivo.