definizione
Piano orizzontale passante per gli occhi dell’osservatore: per orizzonte si intende la linea apparente che convenzionalmente separa la terra o la superficie marina dal cielo (linea dell’orizzonte); orizzonte deriva dal greco ὁρίζων (horīzon), participio presente di ὁρίζω (horízō → limitare), descrivendo una linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio che descrive il limite di ciò che l’osservatore può vedere. In astronomia l’orizzonte è un piano orizzontale ove i punti hanno un’altezza di zero gradi.
Nella percezione fisiologica, tradizionalmente denominata perspectiva naturalis, l’orizzonte ottico (orizzonte visibile) è quello definito dal piano di orizzonte passante per il centro di vista, tangente la superficie marina e apparente come retta (retta di orizzonte); a rigore, l’orizzonte visibile è curvo (convenzionalmente un arco di conica), in quanto fisicamente definito dai punti di contatto della stella dei raggi visivi (cono visivo) con la superficie del mare (convenzionalmente sferica).
piano visivo dell’orizzonte & piano di Francoforte
Il piano di Francoforte è un piano ideale ortogonale rispetto al piano sagittale mediano ed al piano frontale biauricolare: determina la posizione anatomica del cranio umano, in un soggetto normale e vivo, in rapporto al terreno con cui si mantiene parallelo.
Questo piano ideale assume un ruolo significativo, potendo essere considerato alla stregua di un riferimento assoluto nell’analisi posturale effettuata in Kinesiologia Transazionale®: nella stazione eretta, ma soprattutto nella deambulazione, così come i piedi mantengono il contatto con il terreno, definendo un riferimento assoluto, proiettati nella direzione di movimento, allo stesso modo gli occhi sono orientati verso il punto ideale di arrivo del movimento, mentre il piano visivo (che in questo caso corrisponde al piano di Francoforte) è parallelo al piano visivo dell’orizzonte.
Il piano visivo, ovvero il piano di Francoforte, qualora si assuma una posizione corretta, è parallelo sia al piano del terreno, sia alla linea dell’orizzonte: eventuali alterazioni dei piani cartesiani che derivano da questi riferimenti possono essere uno squilibrio del P.R.Y.T., ovvero una alterazione dell’organizzazione spaziale del corpo.