ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2022 alle 11:19
definizione
Dolore nell’area cervicale o alla base del capo, accompagnata da limitazione al movimento: è un disturbo muscolo-scheletrico estremamente diffuso, di entità variabile, a livello del rachide cervicale, spesso affiancato da sintomi secondari; dal latino cervix, derivato dal greco κάρα (kára → collo, testa, capo) e -αλγία (algía) elemento compositivo da ἄλγος (álgos → dolore).
Quando viene coinvolta la porzione inferiore del rachide cervicale, frequentemente, si parla più correttamente di cervico-brachialgia: il dolore si estende dalla zona del collo al braccio, accompagnato da tensione ed affaticamento muscolare, intorpidimento e formicolio localizzato, brachialgia, debolezza del braccio e della mano (sindrome cervico-brachiale).
Se l’interessamento cervicale produce un sovraccarico della zona cervicale alta, si possono verificare con maggiore frequenza mal di testa e cefalee, dipendenti da una sindrome cervico-cefalica, caratterizzata da alterazioni della vista, nausea, disturbi della deglutizione e vertigini.
In caso di cervicalgia associata a formicolio continuo delle braccia, incapacità di toccare il petto con il mento, perdita di forza degli arti inferiori e delle mani, e dolore persistente è possibile sospettare forme di meningismo o meningiti subcliniche, per il coinvolgimento dell’area sub-occipitale ed in particolare del triangolo di Tillaux: in questo caso è possibile osservare una costellazione sintomatologica che spazia da manifestazioni più specificamente cervicali con interessamento del sensorio (obnubilamento del sensorio, vertigine, disorientamento spaziale …) a sintomi apparentemente non correlati come, ad esempio, lombosciatalgia, parestesie degli arti inferiori, discinesie motorie, disturbi viscerali ed altri sintomi piuttosto eterogeni.
Nella maggior parte dei casi, all’origine del dolore, c’è un’alterazione non grave, che interessa le strutture meccaniche situate nella regione delle prime vertebre della colonna: si tratta dei muscoli, dei legamenti, dei dischi intervertebrali e delle articolazioni posteriori che garantiscono sia il movimento sia il sostegno del capo.
Le cause sono da ricercarsi negli atteggiamenti quotidiani: sforzi inadeguati, posture scorrette o stress meccanici esagerati, rispetto a quello che queste strutture possono sopportare; stress che, provocando contratture della muscolatura, favoriscono l’insorgenza di micro-lesioni; traumi acuti o ripetuti; fenomeni degenerativi che determinano delle lesioni sia al disco intervertebrale sia alle articolazioni favorendo l’insorgenza di fenomeni flogistici e all’insorgenza una patologia su base infiammatoria.
Nei soggetti giovani, in genere, le forme assumono un andamento acuto; viceversa, il logoramento delle cartilagini articolari e dei dischi intervertebrali dovuto solitamente a forme di senescenza, tende ad accelerare i fenomeni degenerativi, portando allo sviluppo di forme osteoartritiche o artrosiche: questo spiega perchè con il progredire dell’età, le cervicalgie tendono ad essere più frequenti, soprattutto in forma cronica, assumendo l’aspetto di infiammazioni croniche a basso livello.