ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2018 alle 10:18
Sinonimo di protrusione discale, letteralmente significa “spostamento“: quando il disco intervertebrale tende ad assottigliarsi, come conseguenza di stress cronico (vedasi GAS/GAI e test di Deutsch) o di traumatismi ripetuti che comportano fenomeni di disidratazione, si osserva la diminuzione dell’altezza dell’anulus fibrosus che circonda il nucleo polposo; si genera, pertanto una discopatia che tende a espandersi centrifugamente in modo radiale; la rottura delle fibre interne all’anulus fibrosus consente al nucleo polposo di muoversi eccentricamente, con conseguente effetto di trascinamento sull’intero disco che si sposta dalla sua posizione fisiologica, andando a comprimere il sacco durale e impegnando, di conseguenza, il canale vertebrale o il forame intervertebrale, con possibili fenomeni dolorosi o alterazioni funzionali distali dovuti alla compressione del midollo spinale o dei nervi spinali in transito. Poiché il legamento longitudinale vertebrale è riccamente innervato da fibre nocicettive del nervo seno-vertebrale di Luschka, la pressione eccentrica esercitata dal nucleo polposo sull’anulus fibrosus, in particolare in direzione posteriore, induce il bulging del disco intervertebrale con stiramento delle terminazioni nervose sensitive e conseguente insorgenza di dolore lancinante; lo stiramento del legamento e l’iperalgesia conseguente scatenano archi diastaltici a livello del neurotomo coinvolto e riflessi locali e distali che, attraverso fenomeni di facilitazione segmentale, inducono uno stato di spasmo muscolare antalgico, in genere omolaterale e lateroflessione del corpo dal lato controlaterale alla lesione (postura antalgica). Paradossalmente il riposo notturno, facilitando l’idratazione del nucleo polposo, può causare un incremento del dolore come conseguenza dell’aumento del volume discale, che viene spinto in direzione esterna dall’ortostatismo del risveglio, incrementando il dolore; viceversa, durante il giorno, la disidratazione del disco legata alla pressione causata dalla postura eretta e dall’attività fisica, può ridurre il dolore, per riduzione della pressione sui nocicettori, Le protrusioni discali sono classificate in base all’ampiezza della fissurazione dell’anulus fibrosus: si va dalla alterazione delle fibre radiali e protrusione del disco oltre il perimetro esterno con conseguente invasione dello spazio epidurale (bulging di I° grado), alla penetrazione del nucleo polposo nella parte esterna del disco che sporge all’esterno del perimetro del corpo vertebrale (bulging di III° grado), fino allo rottura del disco con insorgenza di ernie discali. Sia la Kinesiopatia® Osteopatica, sia il Cranio-Sacral Repatterning® possono rivelarsi estremamente efficaci per migliorare il quadro disfunzionale o ridurre le manifestazioni sintomatiche: la riequilibrazione degli squilibri del P.L.U.S., la correzione del dural torque o il P.R.Y.T. repatterning, l’identificazione e risoluzione delle fissazioni vertebrali o altre tecniche kinesiologiche possono essere integrate con manualità efficaci quali la trazione del tubo durale e altre tecniche di Cranio-Sacral Repatterning®.