idrartro

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ultimo aggiornamento: 25 Ottobre 2020 alle 20:19

definizione

Presenza di liquido nella cavità articolare, generalmente come conseguenza del versamento endocavitale di trasudato e/o essudato sieroso; dal greco ὕδωρ– (hydro– → acqua) e ἄρϑρον (árthronarticolazione).

L’eziologia differente condiziona il tipo di liquido presente nella cavità articolare: legata all’effetto di traumi articolari distorsivi o compressivi, accompagnati o meno da fenomeni flogistici, oppure una conseguenza di processi degenerativi o infiammatori: caratteristica tipica dell’idrartro è la presenza di tumefazione articolare, talvolta associato a impotenza funzionale e dolore intenso, con forti limitazioni del R.O.M. fisiologico, fino al blocco articolare; in genere, in presenza di versamenti importanti è necessario ricorrere all’artrocentesi, cioè allo svuotamento per puntura intra-articolare.

Kinesiologia Transazionale® e idrartro

La formazione di versamenti endoarticolari, qualora non sia di origine traumatica, può essere ascritta all’instabilità articolare ed è frequentemente associata ad un quadro di stress cronico che induce l’attivazione di una “sindrome articolare generalizzata” (G.A.S./G.A.I.) cioè una sindrome generalizzata di adattamento; l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale provoca una alterazione della composizione e della qualità del liquido sinoviale, ricucendo la capacità del complesso articolare di fungere da shock absorber; il  test di Deutsch è un messo di facile utilizzo, estremamente efficace, per effettuare una diagnosi differenziale.

Il ricorso al test muscolare kinesiologico utilizzato di concerto con tecniche di riequilibrazione della funzionalità permettono di risolvere le manifestazioni connesse alla mancanza di coordinazione neuro-mio-fasciale, o di neutralizzare gli effetti della reattività muscolare, che può inficiare la stabilizzazione dell’articolazione favorendo la genesi di versamenti articolari: la presenza di alterazioni morfo-funzionali delle articolazioni o dei legamenti ad esse associate, l’esistenza di forme di squilibrio generalizzato che coinvolgono la centralità corporea (gaits – equilibrio ioideo – riflessi cloacali) o la coordinazione spaziale, come nel P.R.Y.T., l’incidenza di eventuali facilitazioni segmentali, sono alcuni fra gli scompensi che, attraverso challenge kinesiologici o localizzazioni terapeutiche, possono essere identificati dal professionista in Kinesiopatia®.

Anche l’utilizzo del Cranio-Sacral Repatterning®, con tecniche di unwinding fasciale, di ascolto epicritico o palpazione percettiva delle fasce connesse alle articolazioni interessate dall’idrartro, può portare significativi miglioramenti sia nella nocicezione individuale, riducendo gli stimoli algogeni, sia nella funzionalità articolare.

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