ultimo aggiornamento: 9 Settembre 2020 alle 17:13
definizione
Rapide contrazioni involontarie, talvolta ritmiche, generalmente di breve durata, che compaiono in un muscolo interessando soltanto un gruppo di fibre muscolari o poche unità motorie e non il muscolo in toto; in genere, non si determina nessun effetto locomotorio o movimento articolare, come conseguenza dello spasmo, ma si può andare incontro a forme di stanchezza cronica e debolezza muscolare: detta anche mioclonia o, nel caso in cui il tremore sia limitato a gruppi muscolari, miochimia. Dal greco μῦς (mys → muscolo) e κλόνος (klónos → scossa, tremito, agitazione).
Il mioclono in taluni casi può essere considerato l’espressione di riflesso difensivo, come nel caso del riflesso mioclonico stapediale.
descrizione
Può essere considerato un segno semeiologico, non essendo una patologia, rientrando nell’ambito delle discinesie e delle distonie neuro-muscolari; le mioclonie si distinguono dalla fascicolazione in quanto sono più visibili, più regolari e spesso sono ripetitive, o conseguenti a sforzo e a crampi.
Gli spasmi mioclonici sono solitamente causati da un’improvvisa contrazione muscolare (mioclono positivo), ma possono manifestarsi anche come una breve assenza di contrazione, cioè con un rilassamento muscolare (mioclono negativo), mentre le convulsioni miocloniche possono essere definite come “salti”, causate da una rapida contrazione e successivo rilassamento dei muscoli, potendo seguire uno schema ritmico o essere disordinate. Sono fisiologicamente frequenti nella fase dell’addormentamento, all’inizio del sonno, esprimendo una forma di rilassamento del sistema nervoso (contrazione ipnica), o nelle mioclonie notturne, che si verificano sia nell’addormentarsi, sia durante le fasi profonde del sonno e sono caratterizzate dalla sensazione di perdere l’equilibrio che induce un risveglio repentino.
Possono prendere la forma di manifestazioni irritative come nello spasmo mioclonico del muscolo diaframma respiratorio (singhiozzo), o essere sintomo di disturbi neurologici importanti quali la sclerosi multipla, la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer e alcune forme di epilessia, nonché un sintomo neuromuscolare nelle sindromi di astinenza o nello stress.
considerazioni
Per quanto i meccanismi di fondo non siano ancora del tutto chiari, si ritiene che il mioclono stimolo-sensibile sia riconducibile ad uno stato di ipereccitabilità neurologica delle aree deputate al controllo del movimento, interconnesse fra loro da feedback loops (anelli di retroazione), chiamati anche percorsi motori, responsabili della cibernetica motoria: il compito di questi sistemi di controllo è quello di facilitare e regolare la comunicazione tra il cervello e i muscoli.
Fenomeni carenziali o anomalie della produzione o utilizzo dei neurotrasmettitori sono coinvolte nelle genesi di alcune forme cloniche; in particolare si ritiene che il fenomeno sia associato ai recettori ad azione inibitoria stimolati dalla serotonina e dal acido γ-ammino-butirrico (GABA), in particolare i recettori per gli oppiacei, per le droghe ipno-inducenti e per la glicina, un neurotrasmettitore inibitore che interviene nel controllo delle funzioni motorie e sensoriali nel midollo spinale.
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