ulcera di Curling

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definizione

Questa forma di ulcera deve il suo nome al dottor Thomas Curling che, nel 1823, osservò la comparsa di ulcere gastroduodenali in pazienti gravemente ustionati: è infatti una ulcerazione acuta dello stomaco o del duodeno in grado di provocare emorragie e perforazioni, che si manifesta in seguito a gravi ustioni corporee o a ferite e traumi fortemente lesivi dell’organismo; può essere considerata una forma di gastrite acuta o gastropatia indotta da stress secondaria a ustioni sistemiche, gravi ferite o lesioni cerebrale traumatiche acute.

La gastrite indotta dallo stress, definita anche sindrome erosiva correlata allo stress, sindrome dell’ulcera da stress e malattia della mucosa correlata allo stress, può causare erosioni della mucosa ed emorragie superficiali in pazienti critici o sottoposti a stress fisiologico estremo, con conseguenti lesioni che possono generare minime perdita di sangue ma anche portare a gravi emorragie potenzialmente letali.

L’ulcera di Curling va distinta dall’ulcera di Cushing, che si sviluppa a seguito di traumi cranici o di patologie cerebrali come i tumori, che aumentano la pressione intracranica: l’ipertensione cranica può portare ad un’ipersecrezione di acido gastrico, da cui deriverebbe l’ulcera che si forma solitamente nello stomaco, anche se può interessare il duodeno e la parte distale dell’esofago.

descrizione – cause

L’ulcera di Curling è descritta come un’ulcera da stress perché deriva dallo stress fisico causato dal trauma subito dal corpo: si forma come conseguenza dell’azione esercitata dal acido gastrico che, non trovando ostacolo a causa della scomparsa del film bicarbonatico prodotto dalle cellule epiteliali gastriche, erode la parete dello stomaco provocano la formazione di un foro nella tonaca di rivestimento del duodeno o dello stomaco stesso, causando il sanguinamento; il corpo gastrico e il fondo sono sedi comuni di ulcere da stress, ma possono essere osservate anche nell’antro e nel duodeno.

L’ulcera di Curling può causare non solo forme di micro sanguinamento, ma anche vere e proprie emorragie che possono produrre melena e vomito caffeano o, in caso di massiccia perdita di sangue, sanguinamento dalla bocca che può divenire, nei casi più gravi, vomito ematico (ematemesi). L’ulcerazione acuta dello stomaco o del duodeno può provocare perforazioni con l’insorgenza di peritonite acuta o, qualora l’ulcerazione non si apra nel peritoneo ma in un organo solido (come nel pancreas) gravi danni tessutali. In ogni caso anche i micro sanguinamenti, se misconosciuti, possono portare come conseguenza, gravi forme di anemizzazione: chi presenta una sindrome erosiva correlata allo stress può avere instabilità emodinamica e un calo della concentrazione di emoglobina che può arrivare a richiedere trasfusioni di sangue; in alcuni casi si può osservare la presenza di ipotensione ortostatica (ortostasi)

Nei soggetti gravemente ustionati la ridotta irrorazione sanguigna della mucosa gastroduodenale che porta alla formazione dell’ulcera è accelerata dall’ipotensione, dall’ipovolemia e dalla possibile formazione di sepsi, che si accompagnano alle ustioni gravi; in genere si osserva contestualmente un’iperproduzione di acido gastrico, superiore ai 3÷4 litri al giorno, che concorre all’insorgenza dell’ulcera. Qualora il soggetto sia sottoposto a ventilazione meccanica prolungata (ventilazione a pressione positiva), manifesti una sindrome da distress respiratorio acuto (A.R.D.S.) o presenti una coagulopatia vi è un significativo aumento della predisposizione alla sindrome dell’ulcera da stress, così come l’utilizzo di farmaci ipotensivi e corticosteroidi sistemici ad alte dosi devono essere condizioni in grado di incrementare il rischio di ulcerazioni da stress o aggravare il quadro clinico.

La formazione di un’ulcera di Curling come manifestazione di uno stress acuto può essere messa in relazione, tipicamente, con una patologia critica: solitamente si sviluppano dopo un trauma importante, dopo che il soggetto è stato gravemente ferito, ha subito ustioni importanti o ha subito qualche altro tipo di grave danno al corpo; sebbene sia chiamata ulcera da stress, non è correlata allo stress mentale o emotivo, ma dipende esclusivamente dallo stress fisico estremo. La gravità delle condizioni generali del soggetto è l’elemento eziopatologico più rilevante, influenzando proporzionalmente la probabilità che si sviluppi l’ulcera di Curling: più gravemente sono feriti o ustionati, più è elevato il rischio di formare l’ulcera da stress; lo sviluppo dell’ulcera di Curling non è correlato alla presenza di ulcere non legate allo stress, cioè non esiste una correlazione diretta fra la presenza pregressa di un’ulcera peptica e lo sviluppo acuto di un’ulcera di Curling.

La causa può essere fatta risalire alla drammatica e improvvisa ipovolemia che induce una risposta di stress con attivazione massiccia del sistema ortosimpatico: tale reazione induce una riduzione drammatica della perfusione periferica a livello dei tessuti non essenziali alla risposta agli stressor (in questo caso ustioni o traumi), con conseguente oligoemia o ischemia dei tessuti conseguente al blood shift mediato dalle metarteriole; la maggior vulnerabilità della parete gastro-duodenale (per la presenza del chimo acido) rispetto al tessuto dermo-cutaneo rende tale area più vulnerabile alla formazione dell’ulcerazione.

Le ulcere del Curling sono rare, ma possono rappresentare una seria minaccia per la salute: inizialmente questa ulcera da stress potrebbe non presentare sintomi evidenti anche se, con il passare del tempo, può sviluppare un dolore urente nella regione addominale; la perdita di appetito può essere considerato un sintomo, anche alla luce del fatto che mangiare di solito non aiuta ad alleviare il dolore dell’ulcera di Curling, come invece avviene in altre forme di ulcere gastriche o duodenali.

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