definizione
Sostanza che, sciolta in acqua, è in grado di cedere ioni idrogeno (H+) o è dotato della proprietà di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici e gli idrossidi con formazione di sali; ogni sostanza che, parlando di sistemi acido-base, sia in grado di cedere uno o più protoni a un’altra sostanza capace di accettarli (definita base o basica).
Dal latino acidus, termine che può indicare una sostanza di sapore spiacevole e non dolce, ma anche decisamente acre o all’opposto, agrodolce: il lemma latino a sua volta deriva da una radice proto-indoeuropea (ak-) che descrive il fatto di «essere pungente» o «penetrante»: nella quotidianità, il termine “acido” identifica sostanze ad azione irritante o corrosive, capaci di intaccare i metalli e il marmo (sviluppando rispettivamente idrogeno e anidride carbonica); esempi di sostanze acide sono l’aceto, l’acido muriatico e il succo di limone.
Gli acidi sono generalmente divisi in acidi forti (a contatto con l’acqua tutte le sue molecole si dissociano, come nel caso dell’acido cloridrico o dell’acido solforico) e acidi deboli (quando soltanto una parte delle sue molecole si dissocia come accade per l’acido acetico o l’acido citrico); un indice della forza di un acido, funzione della sua natura e della sua concentrazione, è il pH (potenziale idrogeno) che corrisponde all’acidità di una soluzione, definendo la concentrazione di ioni H+: una soluzione è detta acida quando il suo pH è inferiore a 7.
Il contatto della pelle, o di qualunque altra parte del corpo, con un acido produce generalmente un’irritazione: se l’acido è particolarmente forte o concentrato può prodursi anche un’ustione la cui entità e gravità dipenderà dalla forza dell’acido e dalla sua concentrazione, nonché dalle modalità e dai tempi di contatto.
Nel nostro organismo, molte sostanze dalle strutture e funzioni diverse sono acidi, come, ad esempio, alcune vitamine quali l’acido ascorbico, noto comunemente come vitamina C, o l’acido folico mentre gli acidi grassi costituiscono i lipidi; fra gli acidi organici di particolare importanza sono gli acidi carbossilici, caratterizzati dalla presenza di uno o più gruppi carbossilici −COOH, il cui atomo di idrogeno è ionizzabile: gli aminoacidi che costituiscono le proteine (leucina, triptofano, arginina), sono caratterizzati sia da un gruppo carbossilico, sia da un gruppo amminico (-NH2).