frattura teardrop

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definizione

Letteralmente, dall’inglese, “tear drop” significa “a forma di lacrima o di goccia che cade”: tear indica la lacrima che scende o la goccia, mentre drop indica il cadere della goccia, gocciolare pertanto con “frattura teardrop” si designa una frattura ossea che crea il distacco parcellare di una sezione di osso che ricorda una goccia che cade, cioè che si allontana dalla sede di frattura; in italiano, talvolta, viene chiamata “frattura con frammento a goccia o, semplicemente, “frammento a goccia”.

Le aree più frequentemente coinvolte da questo tipo di fratture sono le vertebre cervicali: le fratture a goccia possono verificarsi sia in flessione sia durante iperestensione del rachide cervicale; la frattura con frammento a goccia in flessione solitamente si verifica come conseguenza di forze che inducono flessione e compressione del rachide cervicale, come negli impatti in picchiata o come effetto della decelerazione che subisce la testa durante la collisione di un veicolo a motore).

Una frattura a goccia in flessione è una frattura della parte anteroinferiore di un corpo vertebrale cervicale dovuta alla flessione della colonna vertebrale insieme alla compressione assiale verticale: la frattura continua sagittalmente attraverso il corpo vertebrale ed è associata a deformità del corpo e sublussazione o lussazione delle faccette articolari a livello della lesione; una frattura a goccia in flessione è solitamente associata a una lesione del midollo spinale, spesso il risultato dello spostamento della porzione posteriore del corpo vertebrale nel canale spinale

Nelle lesioni teardrop anteriori più gravi si verifica un cedimento strutturale secondo uno schema caratteristico che prevede la frattura da taglio/compressione lungo il corpo vertebrale anteriore, con isolamento di un frammento anteriore triangolare (classicamente) e con rottura del legamento longitudinale anteriore; è possibile che si verifichi prosecuzione della frattura attraverso la placca subcondrale inferiore vertebrale (placca terminale), con lesione di taglio/rotazione del complesso disco-ligamentoso posteriore e rottura del legamento longitudinale posteriore associati ad una rotazione in avanti che causa la distrazione lungo gli elementi posteriori e rottura tensile dei legamenti posteriori come, ad esempio, il legamento giallo, o il legamento interspinoso. Per effetto delle forze agenti si verifica una traslocazione posteriore variabile della colonna cervicale inferiore rispetto alla colonna superiore, spesso con deformità cifotica focale: queste caratteristiche, insieme a possibili frammenti di frattura retropulsata, corrispondono alla caratteristica lesione del midollo spinale anteriore.

La frattura a goccia in flessione non deve essere confusa con una frattura vertebrale dall’aspetto simile chiamata “frattura a goccia in estensione”; entrambe, di solito, si verificano nella colonna cervicale, ma come suggeriscono i nomi, derivano da meccanismi diversi (flessione-compressione vs iperestensione): sono associate alla rottura di un piccolo frammento dall’angolo antero-inferiore della vertebra interessata.

Le fratture a goccia in flessione di solito comportano l’instabilità in tutti gli elementi della colonna vertebrale a livello della lesione, si verificano comunemente nella vertebra C4÷C7 e hanno un’alta associazione con la lesione del midollo spinale (in particolare la sindrome del midollo anteriore); la frattura di tipo estensorio si verifica più comunemente a C2 o C3, ce ausa meno o nessuna interruzione agli elementi centrali e posteriori ma di solito non provoca lesioni del midollo spinale.

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