sindrome dello scaleno anteriore

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2023 alle 9:36

definizione

Chiamata talvolta semplicemente sindrome degli scaleni, può essere considerata una forma di sindrome dell’egresso toracico, causata dalla compressione del fascio neuro-vascolare a livello del triangolo scalenico: essendo gli arti superiori sono innervati dal plesso brachiale e vascolarizzati dalle arterie succlavie, presenti in tale fascio vascolo-nervoso, si può creare uno schiacciamento dello stesso a livello del triangolo interscalenico. Tale spazio anatomico può risultare o divenire eccessivamente stretto  come conseguenza dell’ipertrofia del muscolo scaleno anteriore o di una alterazione della sua entesi a livello della prima costa oppure per la presenza di strutture anomale come bande fibrose, coste cervicali, muscoli anomali od ipertrofici; anche una pregresso trauma a livello C7 ÷ T1 può assumere un ruolo patogenetico o agire da fattore scatenante.

Un classico test diagnostico è rappresentato dalla manovra di Adson, nella quale l’operatore palpa il polso del soggetto, mantenendone la testa ruotata ed estesa omolateralmente al braccio abdotto che viene esaminato, contestualmente viene richiesto di effettuare una profonda inspirazione: il test viene ritenuto positivo se il polso radiale scompare.

sintomatologia

Comprende segni specifici di tipo neurologico, venoso ed arterioso:

I segni neurologici specifici sono rappresentati dalla “mano di Gilliat-Sumner”, nella quale si riscontra l’atrofia del muscolo adduttore breve del pollice ed un coinvolgimento, seppur minore, dei muscoli ipotenar ed interossei; il soggetto può riferire disestesia lungo la parte inferiore dell’avambraccio ed il palmo della mano, lungo il decorso nervo ulnare, un dolore di tipo sordo a livello del tratto cervicale della spalla e dell’ ascella, una debolezza della mano, senso di stanchezza (ipostenia), pesantezza e parestesia durante il movimento d’elevazione del braccio: non è di raro riscontro una mancanza di precisione nei movimenti fini della mano (dispressia), alterazione della stereognosia ed una perdita sensoriale (anestesia).

I segni venosi specifici sono: pallore del braccio interessato, polso debole od addirittura assente, freddo al tatto, parestesia, sensazione soggettiva di pesantezza,  indolenzimento, edema della mano e delle dita, distensione delle vene superficiali della spalla e del tronco.

I segni arteriosi specifici sono: cianosi, assenza di polso, braccio freddo al tatto, pressione arteriosa del braccio interessato più elevata, segno patognomonico di un probabile di un coinvolgimento arterioso, debolezza posizionale dell’avambraccio e della mano.

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