ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2023 alle 11:50
definizione
Sinonimo di uscita, il cui contrario è ingresso, dal latino egrĕssum, participio passato di egrĕdi (→ uscire), derivato di e– (→ fuori) e gradi → (camminare, avanzare).
Il termine è utilizzato per denominare strutture anatomiche complesse che costituiscono un ostio o uno stretto attraverso cui devono transitare elementi come i fasci neuro-vascolari o, nel caso di quello pelvico, il feto al momento del parto; tipici esempi possono essere:
⇒ egresso toracico – conosciuto anche col nome di inlet toracico o stretto toracico, corrisponde all’area del canale cervico-ascellare, nella sua porzione prossimale: in corrispondenza dell’apertura superiore del torace, i vasi succlavi e il plesso brachiale lo attraversano il canale cervico-ascellare per raggiungere l’arto superiore, attraversando il triangolo degli scaleni e lo spazio costo-claveare. Delimitato superiormente dalla clavicola, inferiormente dalla prima costa, antero-medialmente dal legamento costo-claveare e postero-lateralmente dal muscolo scaleno medio e dal nervo toracico lungo, può essere responsabile dell’insorgenza della sindrome dello stretto toracico.
⇒ egresso pelvico – detto stretto inferiore del bacino, è un piano, a forma di rombo, delineato posteriormente dall’apice del coccige, lateralmente dalle tuberosità ischiatiche e anteriormente dall’arcata pubica (sinfisi pubica); costituito da due triangoli che delineano il perineo anteriore (triangolo anteriore) ed il perineo posteriore (triangolo posteriore). Da un punto di vista ginecologico e ostetrico sono importanti i diametri dell’egresso pelvico: quello antero-posteriore, detto anche diametro ostetrico, indicativamente di circa 11,5 ÷ 12 cm, va dal margine inferiore della sinfisi pubica all’apice del coccige, variando la sua dimensione per il movimento di retropulsione del coccige; il diametro traverso, valutabile fra le due tuberosità ischiatiche, misura circa 11÷12 cm, anche se quando l’angolo sottopubico è inferiore a 85° questo diametro può comportare problemi per l’impegno della testa fetale. Il diametro sagittale coincide con quello anteriore-posteriore.
Lo stretto pelvico (egresso pelvico) è uno dei piani importanti da un punto di vista anatomico e ostetrico, per valutare la morfologia delle pelvi, perciò si devono considerare anche lo stretto superiore (ingresso pelvico), a forma di cuore di carta da gioco, delimitato dal margine superiore del pube anteriormente e dal sacro o meglio dal promontorio posteriormente, lo stretto medio, il cui punto di repere è rappresentato dalle due spine ischiatiche che lo delimitano ed è molto importante nel travaglio di parto, il pavimento pelvico, costituito da tre piani muscolo-aponeurotici, che rappresenta il sistema di sostegno.
A seconda dei suoi diametri anatomici, il bacino varia la propria morfologia (ginoide, androide, antropoide, platipelloide), per cui varieranno le dimensioni dell’ingresso pelvico, dello stretto medio e dell’egresso pelvico (rombo): in particolare la dimensione dello stretto medio è un valore molto importante perchè avvenga il parto spontaneo in quanto, spesso, a questo livello si può arresta la testa del feto.