ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2025 alle 9:35
definizione
Complesso di enzimi proteolitici (proteasi) ed enzimi non proteasici, estratti dal gambo e, in misura minore, dal frutto dell’ananas (Ananas Comosus, appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae): dal punto di vista chimico, in realtà, la bromelina è composta da varie isoforme proteiche attive e la sua attività enzimatica varia in base alla concentrazione, alla qualità dell’estratto ed alla modalità di assunzione; pur potendo essere utilizzata come coadiuvante nei processi digestivi, è nota da tempo la sua azione sistemica.
composizione
La bromelina è una miscela complessa di enzimi e altri composti, di cui è nota la sua attività proteolitica, che contiene anche componenti non proteasici come fosfatasi, glucosidasi, perossidasi, cellulasi, escarasi, glicoproteine, carboidrati e diversi inibitori delle proteasi: i principali componenti enzimatici sono le tiolo endopeptidasi, ma la composizione complessiva varia a seconda della fonte (gambo o frutto); agisce inibendo selettivamente la biosintesi delle prostaglandine proinfiammatorie e possiede anche proprietà analgesiche, oltre ad effetti antitumorali e pro-apoptotici. L’organismo può assorbire la bromelina in misura significativa senza che questa cessi la sua attività proteolitica o presenti effetti collaterali negativi.
Vicente Marcano, uno scienziato venezuelano, scoprì la bromelina per la prima volta nel 1891 e la sua estrazione iniziò nel 1894, anche se occorre attendere il 1957 (grazie al ricercatore statunitense Ralph Heinicke) per scoprire che il fusto dell’ananas conteneva significativamente più bromelina del frutto stesso, consentendo la monetizzazione di un sottoprodotto di scarto: la bromelina è una proteina difensiva della pianta di ananas la protegge durante i suoi periodi di crescita, sviluppo e maturazione.
indicazioni
Se assunta a stomaco pieno, la bromelina facilita la digestione delle proteine alimentari, mentre a digiuno è dotata di azione antinfiammatoria, antiossidante, antiedemigena, antitrombotica, anticoagulante e immunomodulante: indicata per il trattamento dei processi edemigeni di natura flogistica, in particolare quelli a carico del sistema osteo-artro-mio-fasciale, è anche rinomata come antiedemigeno per la sua azione proteolitica che aumenta il drenaggio del flusso edematoso e delle proteine nel sistema linfatico, stimolando l’attivazione del sistema fibrinolitico e aiutando il ritorno alla normale permeabilità vascolare.
La principale azione terapeutica è quella di agire sugli edemi, ovvero sull’aumento del liquido interstiziale localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule, pertanto la bromelina risulta particolarmente efficace nelle infiammazioni localizzate (specialmente in presenza di edema o gonfiore) e nelle reazioni tissutali postchirurgiche, nel trattamento degli stati infiammatori dei tessuti molli associati a trauma (sportivo e non), accelerando il recupero dopo traumi sportivi o contusioni e riducendo il dolore e l’algia; contribuisce alla gestione della flogosi, migliorando il decorso e la remissione di patologie autoimmuni quali l’artrite reumatoide, oltre a svolgere una funzione antiedemigena e un’azione antiaggregante piastrinica, antitrombotica e fibrinolitica.
Ha effetti vasoprotettivi, migliora la fluidità del sangue e può prevenire la formazione di microtrombi, seppur in misura limitata, risultando indicata nei soggetti con fragilità capillare, varici e problemi di microcircolo; per le sue proprietà antiedemigene e per alcune evidenze circa una possibile azione inibitoria sullo sviluppo di trombi all’interno dei vasi sanguigni, la bromelina viene talvolta utilizzata per combattere le manifestazioni dell’insufficienza venosa degli arti inferiori (gambe stanche, dolenti, con pruriti): favorendo il drenaggio dei liquidi, pertanto può essere utilizzato come coadiuvante nel trattamento della cellulite (trattamento delle panniculopatie edemato-fibrosclerotiche) o per combattere la presenza di gambe e caviglie gonfie, associate a senso di pesantezza e stanchezza, essendo uno dei rimedi naturali più efficaci nel migliorare il drenaggio linfatico e drenare la ritenzione ed il gonfiore localizzato.
Attualmente la bromelina viene utilizzata anche come decongestionante per la mucosa del distretto oro-rino-faringeo e rino-sinusale, potendo essere utile nel trattamento complementare della sinusite; è spesso consigliata dopo interventi chirurgici o estrazioni dentali, per favorire la guarigione, ridurre gonfiore e dolore, e migliorare l’assorbimento degli ematomi.
Assunta durante o subito dopo i pasti, la bromelina può favorire la digestione, soprattutto in soggetti che accusano gonfiore postprandiale ed aereogastria, meteorismo, bloating o digestione lenta, agendo non solo sulle proteine mal digerite, grazie alla sua componente proteolitica, ma grazie ai suoi componenti (fosfatasi, glucosidasi, perossidasi, cellulasi …) ha la capacità di riequilibrare l’ambiente duodeno-digiunale, coadiuvando l’azione degli enzimi pancreatici e, di conseguenza, riducendo i fenomeni di disbiosi del microbiota, la fermentazione e la putrefazione del chilo, prevenendo di conseguenza l’insorgenza di M.I.C.I., leaky gut syndrome, S.I.B.O. o della sindrome dell’intestino irritabile; fra le sue varie azioni, inoltre, la bromelina è in grado di rilassare la muscolatura liscia, agendo come spasmolitico e riducendo la tendenza alla diverticolite o alle coliche gassose.
integrazione nutrizionale
Grazie alla sua versatilità, la bromelina è utile in molteplici contesti: la sua azione antinfiammatoria e antidolorifica è nota e di grande utilità in quanto riduce la produzione di prostaglandine pro-infiammatorie, aiutando a calmare il dolore e l’infiammazione a livello muscolare, articolare o post-traumatico, risultando particolarmente indicata per il trattamento degli sportivi e delle persone con dolori cronici.
Il PRO-EN-ZYME (NW3500) può svolgere un ruolo significativo nella riduzione dei processi infiammatori, con un’azione assimilabile agli inibitori delle ciclossigenasi, grazie all’associazione della bromelina con i curcuminoidi (Curcuma Longa), astragalosidi (Astragalus Membranaceus), equisetonina, glucosidi flavonici ed alcaloidi (Equisetum Arvense), e con enzimi (proteasi e cellulasi) e vitamina C (acido ascorbico) in grado di potenziarne l’effetto antinfiammatorio.
Anche nel COMPLETE FM (NW1522) la bromelina viene potenziata, nella sua azione antidolorifica e antinfiammatoria, dalla presenza di estratti di Cardo Mariano (Silybum Marianum) ed enzimi ad azione antinfiammatoria: la sinergia ottenuta non solo riduce la tensione ed il dolore a livello della componente osteo-artro-muscolare (tipica della fibromialgia) ma aiuta la gestione delle problematiche osteoartritiche e artrosiche; la presenza di calcio, magnesio e zinco coadiuva l’azione della glucosammina solfato, degli amminoacidi ramificati e degli amminoacidi ad azione detossicante per migliorare la funzionalità osteo-articolare.
Un discorso a parte merita l’ENZYME PFORESIS ICE (NW1808), un gel ad azione topica dove la bromelina, grazie alla presenza di superossido dismutasi, pancreatina, papaia, tripsina (chimotripsina), pancrelipasi e amilasi, coadiuvati da rame, manganese, selenio, zinco, olio di Lavanda (Lavandula Angustifolia), Aloe Vera, Mentha Piperita e Arnica Montana è in grado di portare il sollievo dei sintomi di artrite, mal di schiena, stiramenti, distorsioni, crampi muscolari, dolori articolari, affaticamento muscolare e dolore infiammatorio, potendo essere utilizzato in caso di escare non infette, in via di guarigione.
Un discorso a parte merita il LIGA PN (NW1382) dove la bromelina è associata ad un complesso di fitoterapici e nutraceutici ad azione lenitiva e calmante (Valeriana Officinalis, Passiflora Incarnata, Scutellaria Lateriflora), in grado di agire sulle tensioni somato-emotive alla base delle tensioni muscolari, associati a principi attivi ad azione antinfiammatoria (Curcuma Longa, Zingiber Officinale, Salix Alba, Tanacetum Parthenium) e sostanze nutritive (N-acetil glucosammina, cartilagine) in grado di aiutare muscoli, tendini ed articolazioni a ritrovare il loro equilibrio.
Qualora si vogliano migliorare i processi digestivi e normalizzare la funzioni gastro-intestinali, la bromelina è un elemento cardine, in sinergia con altri nutraceutici, sia perca in grado di migliorare la digestione vera e propria, sia per la sua azione antinfiammatoria che può esplicarsi non solo a livello del nel sacco gastrico ma anche nel lume intestinale: il CLN-ZYM (NW1455), ad esempio utilizza la combinazione fra l’azione digestiva e l’attività antinfiammatoria della bromelina (50mg/compressa) e della pepsina (sinergizzati dalla presenza di tessuti concentrati di stomaco e duodeno) all’azione lenitiva, antiflogistica e riparatrice delle membrane mucose dello stomaco e dell’intestino apportata dagli estratti di Abelmosco (Hibiscus Esculenta), Aloe Vera (Aloe Barbadiensis), Cavolo Cappuccio (Brassica Oleacea) e Olmo (Ulmus Fulva), aumentando l’integrità del film mucoso che riveste le pareti gastro-duodenali, favorendo la riparazione di eventuali tessuti ulcerosi.
La bromelina è presente nell’HYPO-D (NW1470) [30mg/compressa], nel PRO-EN-ZYME (NW3500) [384,000 FCCPU/compressa], nel TOTAL UPPER G.I. (NW201) [30mg/compressa], ma soprattutto nel LYSO-LIPH FORTE (NW1486) [ben 80mg/compressa], tutte miscele sinergiche finalizzate a migliorare i processi digestivi gastro-duodenali e dell’intestino tenue, a ridurne i processi flogistici ed a migliorarne la funzionalità e la fisiologia.
Ovviamente, per favorire i processi digestivi è opportuno assumere la bromelina ai pasti principali, mentre nel caso in cui si voglia sfruttare il suo potere antinfiammatorio, drenante o antiedemigeno è consigliabile assumerla a stomaco vuoto per aumentarne l’assorbimento a livello intestinale.
Occorre porre cautela, nell’assunzione della bromelina, in presenza di disordini della coagulazione o di qualsiasi predisposizione al sanguinamento, inclusi i casi di menorragia o ipermenorrea (flusso mestruale particolarmente abbondante) e metrorragia (sanguinamenti al di fuori del ciclo mestruale); controindicato (da utilizzare con attenzione) anche nei malati di emofilia o affetti di diatesi emorragiche, in caso di utilizzo concomitante di Ananase e Coumadin, eparina, antiaggreganti piastrinici (Clopidogrel – Plavix) o farmaci antinfiammatori non steroidei (F.A.N.S. come ibuprofene e naprossene), Ginkgo Biloba e Serenoa Repens.