ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2023 alle 13:20
definizione
Le articolazione (anfiartrosi) tra i corpi vertebrali adiacenti, dette anche articolazioni intersomatiche, si stabiliscono tra la faccia inferiore e superiore di due vertebre contigue: le superfici articolari si presentano leggermente concave, depresse al centro e rilevate alla periferia, e sono rivestite da un sottile strato di cartilagine ialina; tra esse si trova un disco fibro-cartilagineo, detto disco intervertebrale.
Possono essere considerate sinartrosi e più specificamente articolazioni ipomobili del tipo delle sinfisi; le caratteristiche peculiari di questo tipo di articolazione consentono una certa possibilità di movimento, per quanto limitata, ma soprattutto permettono all’articolazione di comportarsi come un ammortizzatore idraulico, agendo come uno shock absorber: in pratica, i vettori di forza ascendenti, derivanti dal movimento e dalla resistenza generata dal contatto col terreno, si sommano all’energia posturale e dinamica discendente lungo il rachide, ridistribuendosi in maniera uniforme sul sistema cinematico costituito dal complesso vertebra-sinfisi-vertebra.
In particolare l’articolazione lombo-sacrale (articolazione sacro-vertebrale), posta tra il corpo della quinta vertebra lombare ed il corpo dell’osso sacro, svolge un ruolo fondamentale nei meccanismo di smorzamento dell’energia cinetica e posturale: in questo punto si ha la massima convessità (concava posteriormente) della lordosi lombosacrale, particolarmente accentuata anche dalla cuneizzazione e dal maggior spessore del disco intervertebrale rispetto a quelli sovrastanti.
I mezzi di fissità dell’articolazione intersomatica sono due legamenti che decorrono lungo tutta la colonna vertebrale:
→ legamento longitudinale anteriore: nastro fibroso che si addossa alla faccia anteriore dei corpi vertebrali, dalla faccia anteriore dell’epistrofeo alla faccia antero-superiore dell’osso sacro; aderisce fortemente ai corpi delle vertebre e, nella porzione inferiore del rachide anche ai dischi intervertebrali.
→ legamento longitudinale posteriore: posto sulla faccia anteriore del foro vertebrale (dorsalmente al corpo vertebrale) contribuisce a formare la parete fibrosa del foro, rivolto verso il canale vertebrale; ha origine sull’osso occipitale e si estende sulla faccia dorsale dell’osso sacro, sotto forma di una benderella fibrosa a contorno festonato, slargata in corrispondenza dei dischi e ristretta a livello dei corpi, a cui aderisce fon la propria faccia anteriore, mentre la faccia posteriore è a diretto contatto con la dura madre.
L’articolazione atlo-epistrofeica, tra l’atlante ed il dente dell’epistrofeo, è un ginglimo laterale, mentre l’articolazione sacro-coccigea è una sinfisi, assimilabile a quelle delle altre vertebre.
L’osso sacro, anche se embrionalmente è del tutto assimilabile a qualunque altra vertebra, subisce un processo di sviluppo particolare: il processo di ossificazione, infatti, con la fusione delle cinque vertebre che lo compongono, trova completamento non prima del 25° anno di età, contemporaneamente alla ossificazione della sincondrosi sfeno-basilare. I corpi vertebrali sacrali sono separati, fino al completamento della pubertà, da strutture fibro-cartilaginee intervertebrali, assimilabili ai dischi intervertebrali, conferendo alle articolazioni intervertebrali sacrali una similitudine alle sinfisi intersomatiche; alla fine del periodo puberale, però, comincia un processo di ossificazione di tipo sincondrotico o sinostotico che porta alla completa fusione delle differenti parti dell’osso sacro (sinostosizzazione), lasciando piccole cavità al posto delle dei dischi intervertebrali sacrali.