definizione
Detta anche “perseveranza visiva”, è una rara forma di illusione ottica (metamorfopsia), in cui un oggetto continua a essere percepito come presente anche quando è uscito dal campo visivo; composto di πάλιν– (palin – → di nuovo, ancora) e ὄψις (ópsis → vista), dalla radice ὀπ– (op– → vedere); è un disturbo visivo che fa sì che le immagini persistano in una certa misura anche dopo che il loro stimolo corrispondente è scomparso: queste immagini sono note come immagini residue e si verificano in persone con una vista normale, anche se una persona con palinopsia le sperimenta in misura significativamente maggiore, al punto che diventa difficile o impossibile ignorarli. Ciò si traduce spesso in ansia e/o depressione, associata frequentemente a disconfort e dis-stress che possono scatenare attitudini ossessive o maniacali.
descrizione
Esistono due tipi di immagini residue: il primo ha una durata relativamente breve ed è considerato “positivo”, ovvero il colore dell’immagine residua è lo stesso di quello dell’immagine originale mentre esiste un secondo tipo caratterizzato da un’immagine residua “negativa”, cioè un’immagine dove i colori dell’immagine originale sono invertiti, che tende a durare relativamente più a lungo: la durata dell’immagine residua positiva generalmente non dipende dalla durata dell’esposizione all’immagine originale, mentre l’intensità e la durata dell’immagine residua negativa sono causate da quelle dell’immagine originale; in altre parole, la visualizzazione di un’immagine per un periodo di tempo più lungo o l’esposizione a un’immagine più luminosa può portare a un’immagine residua più lunga o più vivida, o entrambe le cose.
Sia le immagini residue positive che quelle negative sono comunemente sperimentate da chi ha una vista normale; un oggetto in movimento molto veloce sarà spesso percepito come avente una scia, così come un punto luminoso, come una torcia portatile in movimento in una stanza buia viene percepito come una scia di movimento: in enqtrambi i casi abbiamo immagini residue positive, o “tracce”. Dopo l’esposizione prolungata a uno stimolo visivo immutabile, a causa dello “stancarsi” delle cellule coniche, possono verificarsi persistenti immagini residue negative; l’esempio canonico è la bandiera americana a colori invertiti: questo piccolo trucco visivo usato per dimostrare il concetto di un’immagine residua prodotta dall’affaticamento della retina, dove fissare qualcosa per diversi minuti senza muovere gli occhi, e poi guardare un muro bianco, creerà un fantasma luminoso dell’immagine originale con i suoi colori invertiti..
Per chi soffre di palinopsia, gli effetti sono in gran parte gli stessi, tuttavia l’intensità e la durata dello stimolo necessarie per produrre un’immagine residua evidente è molto inferiore: questo può essere applicato sia alle immagini residue positive che negative; ad esempio, praticamente qualsiasi oggetto in movimento sarà spesso accompagnato da tracce e dopo aver visto un oggetto per secondi o meno si possono formare immagini residue negative, con la possibilità che le immagini residue possono accumularsi se il tempo tra gli stimoli è più breve del tempo necessario perché l’immagine sbiadisca.
La palinopsia è quindi una condizione che imita i fenomeni normali, ma con un’intensità molto maggiore: il grado di amplificazione delle immagini residue può variare nel tempo, in diverse circostanze quali il diverso gradi di illuminazione ambientale, i livelli di stress, la quantità di sonno o l’influenza di sostanze, potendo variare da persona a persona.
forme di palinopsia
La palinopsia a volte appare da sola, ma è più spesso accompagnata da altri disturbi visivi come la “neve visiva”, ed è spesso, anche se non esclusivamente, riscontrata come un sintomo di disturbo della percezione persistente da allucinogeni; la palinopsia non dovrebbe essere considerata una patologia, ma piuttosto un gruppo eterogeneo di sintomi visivi patologici con un’ampia varietà di cause, potendo essere in due gruppi clinicamente rilevanti: la palinopsia illusoria e la palinopsia allucinatoria.
La palinopsia illusoria è dovuta a un’anomalia nella percezione originale di uno stimolo ed è simile a un’illusione visiva: la percezione distorta di uno stimolo esterno reale; la palinopsia allucinatoria è dovuta a un’anomalia dopo che uno stimolo è stato codificato nella memoria visiva ed è simile a un’allucinazione visiva complessa, cioè la creazione di un’immagine visiva formata dove non esiste, in quanto la palinopsia allucinatoria descrive immagini residue e scene che sono realistiche, ad alta risoluzione, di lunga durata, si verificano ovunque nel campo visivo e sono imprevedibili.
La palinopsia allucinatoria, solitamente dovuta a convulsioni o lesioni corticali posteriori, descrive immagini residue che si formano, di lunga durata e ad alta risoluzione, mentre la palinopsia illusoria, solitamente dovuta a emicrania, trauma cranico, farmaci da prescrizione o disturbo della percezione persistente da allucinogeni (H.P.P.D.), descrive immagini residue che sono influenzate dalla luce ambientale e dal movimento e sono non formate, indistinte o a bassa risoluzione.
La palinopsia illusoria è spesso peggiorata qualora si verifichi un’elevata intensità dello stimolo visivo, con un elevato contrasto rispetto all’illuminazione ambientale, durante la visione scotopica (stato adattato al buio); molteplici tipi di palinopsia illusoria possono coesistere e si verificano con altri sintomi illusori diffusi e persistenti come aloni intorno agli oggetti, dismetropsia (micropsia, macropsia, pelopsia o teleopsia), sindrome di Alice nel paese delle meraviglie, neve visiva e oscillopsia. Condizioni esterne come l’intensità dello stimolo, il contrasto di fondo, la fissazione e il movimento influenzano tipicamente la generazione e la gravità della palinopsia illusoria ma non la palinopsia allucinatoria. La palinopsia illusoria consiste in immagini residue di breve durata o non formate, che si verificano nella stessa posizione nel campo visivo dello stimolo originale e sono continue o prevedibili.
La palinopsia illusoria è causata da una patologia neuronale diffusa come alterazioni globali nei recettori dei neurotrasmettitori, mentre la palinopsia allucinatoria è tipicamente causata da patologia corticale focale: le caratteristiche cliniche che separano l’illusoria dalla palinopsia allucinatoria aiutano anche a differenziare e valutare la situazione clinica, in quanto le allucinazioni visive complesse (formate) sono più preoccupanti delle semplici allucinazioni visive o delle illusioni visive.