definizione
Anomalia della percezione visiva in cui gli oggetti sembrano essere molto più vicini di quanto non siano in realtà, ovvero una sensazione di prossimità non corrispondente alla reale distanza dall’oggetto osservato: oltre a fenomeni riconducibili alle variazioni della luminosità ambientale o ai fenomeni rifrattivi delle lenti correttive, può essere causata da fenomeni psiconevrotici o essere un sintomo dell’aura emicranica o nella A.I.W.S., la sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie; dal greco πελώριος (pelórios– → mastodontico, enorme) e ὄψις (ópsis → vista), dalla radice ὀπ– (op– → vedere), suggerendo il fatto che un oggetto appare smisuratamente grande per la sua vicinanza.
La pelopsia può essere considerata sia una forma di dismetropsia sia una metamorfopsia: non deve essere confusa con la macropsia, disturbo visivo in cui gli oggetti sono percepiti come sproporzionatamente grandi, ma non necessariamente vicini; il suo opposto è teleopsia.