cifosi

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ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2020 alle 13:11

 

definizione

Nella sua accezione originale, il termine cifosi indicherebbe esclusivamente la curva fisiologica formata dalle vertebre toraciche con concavità in senso antero-posteriore (visibile di profilo), finalizzata a creare, di concerto con le coste e lo sterno, uno spazio in grado di ospitare i visceri, gli organi o le altre strutture toraciche: dal greco κύϕωσις (kýphōsis → curvatura), descrive la struttura a semiarco, concava anteriormente (o convessa posteriormente), costituita dal rachide a livello del torace; può essere definita, perciò l’inarcamento della colonna vertebrale in direzione anteriore che si contrappone alle lordosi, concave posteriormente, cervicale e lombare.

Tipica cifosi è quella toracica: anche la parte posteriore della callotta cranica, il sacro e la zona del calcagno, potrebbero essere considerate zone di curvatura del corpo, cioè cifosi, assumendo, nella dinamica delle contrapposizioni fra strutture concave e strutture convesse finalizzate alla ripartizione dei carichi posturali e della deambulazione, un ruolo simile a quello della cifosi toracica.

Attualmente il termine viene spesso utilizzato (impropriamente) con un’accezione patologica venendo talvolta a sostituire terminologie più precise, come “cifosi patologica” o “ipercifosi”, il cosiddetto “dorso curvo” o “gibbo”: infatti, se entro determinati limiti la cifosi è un condizione fisiologica, quando la curvatura del torso supera un certo angolo, deve essere considerata un fenomeno dis-funzionale o patologico, espressione di lesioni della colonna vertebrale, delle singole vertebre o conseguenza dello squilibrio della funzionalità dei muscoli paravertebrali, oppure effetto delle alterazioni dell’omeostasi posturale o di adattamenti antalgici o cicatriziali.

Il processo di cifotizzazione è quel fenomeno di progressivo incremento dell’angolo di cifosi, cioè di accentuazione della normale curvatura dorsale del rachide che, avendo come cause efficaci o cause predisponenti atteggiamenti somato-emotivi, posturali, educativi, o professionali, genera un atteggiamento cifotico che nel tempo può sfociare in un vero e proprio “dorso curvo” patologico; non di rado l’ipercifosi si associa a deviazioni laterali del rachide (cifoscoliosi), che costituiscono deformazioni complesse che coinvolgono i vari piani dello spazio (P.R.Y.T.).

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