acedia

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2022 alle 20:12

definizione

Dal greco ἀκηδία (akidía → essere negletto, trascurato, indolente), composto di ἀ- privativo e κηδία (kidía → dolore, perdita), rappresenta l’indifferenza, l’inerzia, la carenza nella cura (nel prendersi cura), ma anche la mancanza di dolore: indica uno stato di tristezza, mista a malinconia, uno stato di torpore, svogliatezza e di depressione; attualmente viene utilizzato per descrivere una condizione che può andare da una progressiva perdita di volontà ad un grave stato di abulia.

Il termine latino volgare acedĭa è il tramite attraverso cui l’etimologia classica traduce sia ἀκηδία (akidíaacedia), sia ἀκήδεια (akḗdeiaaccidia, cioè indifferenza): nel lessico contemporaneo il lemma accidia e acedia potrebbero essere utilizzati come sinonimi per descrivere uno stato di noia e depressione, indicando lo scoraggiamento, l’abbattimento e la stanchezza associati ad una sorta di perdita della volontà.

manifestazioni e segni

Lo stato di acedia è solitamente accompagnata da una serie di segni e sintomi tipicamente divisi in due categorie fondamentali: somatici e psicologici.

I sintomi corporei vanno dalla semplice sonnolenza ad uno stato di mal-essere generalizzato o di debolezza, frequentemente associato a generici fastidi alle ginocchia, dolore diffusi agli arti e febbricola: in realtà le manifestazioni sono piuttosto comuni e potrebbero essere descritti semplicemente come dis-confort; comunemente la condizione riportati si osserva una mancanza di attenzione alle attività quotidiane e a un’insoddisfazione generale per la vita, associati alla noia ed alla pigrizia.

Kathleen Norris nel suo libro «Acedia and Me» afferma che le definizioni del dizionario come torpore e pigrizia non riescono a rendere giustizia a questa tentazione; in realtà si dovrebbe parlare di uno stato di inquietudine, la sensazione di non vivere il presente e di vedere il futuro come travolgente, per definire con maggiore precisione la sensazione che si prova. Un altro segno è una mancanza di cura per se stessi, con la tendenza a trascurare il proprio aspetto, l’igiene, le relazioni personali oltre ad una forma sorte di “insensibilità” a ciò che accade; si può percepire un vago sentore di disagio che deriva dall’incapacità di compiere scelte, dalla mancanza di vero impegno, che lascia trapelare un senso di disperazione.

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